Oggi niente arte, niente vestiti… niente dissertazioni, niente.
Un po’ di relax mentale ascoltando un po’ di musica. Ma quale musica?
Non molto tempo fa avevo scritto un pezzo su un concerto che avevo sentito in Duomo e sarebbe bello se parlassi un po’ più spesso di musica, ma non è un argomento che ho mai approfondito e al quale ho mai dedicato un po’ di tempo se non per svago e rilassare la mente.
Mentre quando ancora vivevo in casa coi miei genitori e andavo a scuola, a casa c’era chi ascoltava musica di tutti i generi, in continuazione, e c’era la smania del duplicare le cassette, ci si prestava i dischi che 90 volte su cento non venivano mai restituiti e si chiedeva all’amico attrezzato di fare le compilation con i successi del momento. Che belle le compilation per tema musicale.
Era l’era dell’LP i mitici vinili 45 o 33 giri e chi non ne aveva una nutrita collezione in casa? Adesso è l’era di Spotify, altro che era del CD.
Anche io possedevo qualche LP che immagino saranno ancora mischiati nella collezione di dischi di mio fratello (tipo il disco di Madonna, Like a Virgin!! Emmmmio!!), e qualcuno lo compravo usato in un posto che a Milano è e sempre sarà un’istituzione… il Discomane.
Il Discomane è una delle poche “chicche” milanesi che val la pena visitare in una sorta di pellegrinaggio, è uno di quel posti in cui entri e ti senti immerso nel rock e nella storia della musica. Esiste ancora? Ebbene sì. Dopo 40 anni è ancora lì al suo posto con sempre gli scaffali coi dischi in esposizione, poster appesi ai muri, insomma sempre uguale.
A dire il vero ero convinta avesse chiuso per un po’ di tempo perchè passavo di lì e trovavo le saracinesche abbassate, ma evidentemente non è così (oppure sì e voi avete qualche informazione da passarmi?).
Mi ricordo, ai tempi, il pellegrinaggio in questo negozio durava alcune ore e si spulciavano tutti gli scaffali in cerca del vinile che ci mancava. Col ditino si facevano scorrere tutte le copertine dei dischi infilati in sapiente ordine nei vari scaffali… ce l’ho ce l’ho manca! E si tornava a casa molto spesso a mani vuote, o almeno io.
Insomma cari milanesi, ve lo ricordate il Discomane?
Ma soprattutto, adesso che è tornato di moda il giradischi (e meno male), ci tornerete a comprare qualche bel disco, magari qualche rarità così da rispolverare la vostra vecchia collezione di vinili, abbandonata in cantina?
Verde Alfieri
Mi chiamo Verde, e con un nome così non potevo che essere una creativa. Mentre faccio gioielli che trovate qui Alfieri Jewel Design, mi diverto a scrivere sul blog di Anna nella mia rubrica EyeMilano ma soprattutto di The Ciabatte Pelose che tanto mi fanno impazzire.
Ho conservato, per fortuna, molti dischi in vinile, e altri ne compro se capita. Dov’è questo negozio?
"Mi piace""Mi piace"
A Milano sull’Alzaia Naviglio Grande
"Mi piace"Piace a 1 persona