Se 30 libri vi sembran pochi. Tutti i lettori contro Marie Kondo

C’è da dire che se voleva far parlare di sé Marie Kondo c’è riuscita. E la sua idea che 30 libri sono abbastanza ha suscitato molte reazioni, quale più quale meno scandalizzata.

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Devo dire che anch’io non posso neanche pensare a una libreria di 30 libri, per non parlare del processo di eliminare i libri una volta letti, in modo tale che appunto ne restino sempre 30.

Certo se uno non legge, 30 libri sono pure troppi.

Ma se uno ama leggere, 30 libri gli fanno un baffo. E non ha nessuna voglia di eliminare un libro dopo averlo letto. Che un libro, come un vestito, acquista valore per il fatto di essere stato “usato”. Certo commercialmente parlando perde valore. Ma se quel libro non viene più ristampato e anni dopo si scopre che era un capolavoro, acquista valore anche commercialmente. E poi visto che finalmente anche gli economisti si sono accorti che non esiste l’homo economicus, forse possiamo anche permetterci di dirlo chiaramente, che un libro che abbiamo letto per noi ha più valore di uno che dobbiamo leggere. Racchiude un’esperienza, delle sensazioni, dei pensieri, che possiamo rievocare aprendo quelle pagine. Un valore inestimabile, direi.

Immagino sia per questo che i lettori non vogliono separarsi dai loro libri. Li vogliono lasciare a chi viene dopo di loro, con magari dentro un segnalibro, un’annotazione, una sottolineatura.

Senza contare che una bella libreria, per me, è quella in cui convivono libri diversi, usati e no, belli e brutti, nuovi e vecchi, macchiati, intonsi, rabberciati. Una bella libreria ha uno stile unico come il suo proprietario.

E noi signore chic after fifty sappiamo che l’essenza dello stile e dello chic è l’unicità.

Immagino che voi, cari follewer, siate d’accordo…

Buona giornata intanto!

Anna da Re

 

 

2 risposte a "Se 30 libri vi sembran pochi. Tutti i lettori contro Marie Kondo"

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  1. 30 libri mi sembrano davvero pochissimi, come quasi dire nessuno.
    Ho incontrato Marie Kondo al Salone del Libro di Torino qualche anno fa.
    La sua determinazione mi ha impressionata. Come volevasi dimostrare, ha costruito un impero insegnando alle persone a riordinare, buttando via l’inutile.
    Ma con libri e foto proprio non ci attacca.
    Non posso negare che ho seguito qualche suo consiglio ed alcuni cassetti continuo a tenerli come insegna la maestra…. ma il caos è sempre in agguato.
    Bellissime le foto di librerie del tuo post.
    Ogni tanto mi verrebbe voglia di fare un altro acquisto. Chissà se quest’anno sarà quello buono.

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