È dura dover pagare qualcosa che all’inizio era gratis. Lo sanno bene quelli del marketing e delle vendite, che fanno provare prodotti e servizi gratuitamente e vedono ridursi drasticamente l’interesse quando si deve cominciare a pagare.
Abbiamo radicata quest’idea che internet debba essere gratuito, visto che così è cominciato. In realtà stiamo già pagando e non poco, sotto forma di contenuti che forniamo quotidianamente e soprattutto sotto forma di informazioni su di noi, il cui uso al momento non ci è del tutto noto ma speriamo in bene.
Molti giovani sono cresciuti leggendo le notizie gratis, ascoltando la musica gratis, guardando video e film gratis.
Ehi ma chi li fa questi film, chi scrive queste notizie, chi crea quella musica? Li vogliamo pagare? Se viene l’idraulico a sturarvi il water non è che gli dite “facciamo uno scambio di visibilità”…
E il sistema di proteggere i contenuti originali c’è, ed è il vecchio e buon copyright. Quello che si usa per i libri, tanto per dire. Quello che stabilisce che se hai creato qualcosa, quello è il prodotto del tuo lavoro e deve essere riconosciuto e retribuito, mettendosi d’accordo su un prezzo che soddisfi – relativamente – entrambe le parti. Riconoscimento che deve venire soprattutto dalle superaziende che stanno su internet, Google, Yahoo, Facebook, che guadagnano tanto e vorrebbero non pagare niente (neppure le tasse).
C’è in corso una campagna, per il sì al copyright, a sostegno dell’ultima votazione della legge che lo protegge, a Bruxelles (perché sì, è una legge europea) il 26/27 marzo. Io produco contenuti originali, come tutti i blogger. Sono contenuti piccoli, dai quali al momento non ricavo nessun beneficio economico, ma che non mi dispiacerebbe un giorno mi dessero di che vivere. Per ora mi va bene il patto con WordPress per cui non pago per la piattaforma e non sono pagata per i miei contenuti. It’s fair enough.
Ma ci sono “creators” che non scrivono un post ogni tanto con i loro pensierini. Ci sono persone che lavorano, investono, studiano. Per questo penso che il copyright sia una cosa giusta e vada regolamentato per legge. Come tutti i blogger, se un giorno qualcuno pagasse per i miei contenuti ne sarei contenta. Al momento Se poi vale per tutta l’Europa, ancora meglio.
Così, ci tenevo a farvelo sapere
Buona giornata!
Anna da Re
Parli tu di copyright che il 90% delle foto che pubblichi sono coperte di copyright, rubate dal web e non citi la fonte.
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Ma io non guadagno da quello che faccio
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