Se dovesse sparire la carta stampata

Ogni tanto mi viene voglia di comprare un giornale. Un quotidiano, una rivista di arredamento, un settimanale femminile. È vero che c’è tutto online. È vero che è più comodo, che non hai bisogno di uscire e andare in edicola, che il più delle volte è gratis.

Ma il bello è proprio questo: andare in edicola, guardare i titoli e le copertine, scegliere. Non so se è una cosa vecchio stile che davvero scomparirà, o resterà invece un’opzione, un’opportunità, la possibilità di fare una cosa diversa. Vi direte ma perché a questa stamattina le è venuto in mente di mettersi a parlare di giornali. Beh, in parte perché davvero oggi ho intenzione di fermarmi in edicola e comprare qualche giornale, anche in previsione di un sabato mattina casalingo, con colazione sul terrazzo in compagnia di un po’ di belle immagini e magari qualche articolo interessante. E in parte perché i giornali sono sempre più in crisi. Soprattutto le riviste, a dir la verità. Si prospettano nuove rivoluzioni presso gli editori di periodici. E capisco anche che se tutti compriamo i giornali una volta ogni tanto, è difficile mantenere il ritmo e la qualità di un quotidiano o di un periodico.

Così mi sono detta ma che succederebbe se davvero la carta stampata sparisse? Se tutto ma proprio tutto quello che leggiamo lo leggessimo su uno schermo? Magari succederà davvero, ci sono cose che spariscono o restano nei musei per farci capire da dove veniamo e chissà dove potremo arrivare.

In questo momento però l’idea non mi piace. Soprattutto pensando ai libri. Che quelli di carta non sono uguali alla loro versione elettronica. Senza nulla togliere alla comodità di leggere sull’iPad, al poter leggere i libri prima che siano stampati senza dover fare le bozze (ogni tanto ce le abbiamo ancora, le bozze, e sono anche carine, ma mi ricordo quando ci dovevamo portare in giro diversi libri, anche le borse più resistenti si sfasciavano, e pure le bozze dopo un po’ che le aprivi e chiudevi cominciavano a perdere le pagine), al poter leggere al buio e al poter viaggiare con una cosa sola invece che tante, i libri di carta sono più belli. Sono colorati, hanno forme e dimensioni diverse, pesano, si stropicciano, si macchiano, si piegano, hanno le orecchie, si vede quando sono stati letti e a volte anche dove sono stati letti. Hanno dentro dei pezzi di vita, e quei pezzi di vita ci aiutano a ricordarli, e li rendono ancora più parte di noi e delle nostre esperienze.

E comunque vedremo cosa succede.

Intanto buona giornata e buon weekend!

Anna da Re

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