Non si sa mai dove e da chi si impara. E neppure quando. E questo è molto bello. Ieri sera ero stanca, avevo avuto una giornata lunga e piena di riunioni (quindi anche di lavoro da fare), ma alle 21 mi sono rimessa davanti al computer per condividere la diretta del Comitato Residenti Area Scotti... Continue Reading →
#pandemia fase 2. Guarire è una parola necessaria
Sono tante le parole necessarie e sono tante le parole che mi fanno pensare, in questo momento di nuovo confinamento (parola che veniva usata in certe società, quella inglese per esempio, per le donne che aspettavano un bambino, quando la condizione della gravidanza era vissuta come così particolare che bisognava separare le donne in attesa... Continue Reading →
Lavorare un po’ meno e imparare un po’ di più
Non è che vorrei lavorare di meno per oziare o perdere tempo. Neppure per fare le cose con più calma. Vorrei lavorare di meno per poter imparare di più. Per poter scoprire tutto quello che non ho ancora visto o conosciuto, che siano posti, libri, persone, concetti, idee, oggetti. Per studiare tutto quello che non... Continue Reading →
Ciò che facciamo abitualmente
Ieri ho letto un bel po', complice il tempo orribile che mi ha costretto a casa proprio come il Coronavirus, e domani che torno a scrivere su Alfieri Magazine vi racconterò qualcosa in merito. Tra le molte citazioni di Epitteto, Pascal e altri illustri filosofi, mi ha colpito questa: "Ciò che può la virtù di... Continue Reading →
#iorestoacasa giorno 27. Un mondo civile e gentile
Ieri sera ho ascoltato una delle video conversazioni organizzate da Legambiente per FestambienteSud. L'intero ciclo, che è cominciato l'altro ieri, 3 aprile, e finisce il 7, si intitola NIENTECOMEPRIMA. Intendo non solo l'ormai ovvia considerazione che niente sarà come prima, ma la volontà di fare sì che niente sia più come prima. Cioè che smettiamo... Continue Reading →
Persone che vorrei conoscere: la Ceo di Patagonia che con il taglio delle tasse di Trump finanzia la lotta al climate change
Sono sempre stata una fan di Patagonia. I loro vestiti sportivi sono sempre stati così ben fatti, così studiati per le esigenze di chi sta all'aria aperta, così indistruttibili che ho sempre pensato che valessero i soldi in più che costavano. Era Patagonia il mio primo pile, giallo, me lo aveva portato mia mamma da... Continue Reading →
I meravigliosi effetti collaterali del volontariato
Come si comincia a fare i volontari? E perché? Indubbiamente ognuno avrà una storia diversa e motivazioni diverse, ma complessivamente la “chiamata” è spesso un insieme di circostanze casuali che intercettano qualcosa di profondo dentro di noi. Io avevo sempre pensato che fosse importante fare del volontariato. Ma non mi sentivo pronta per quello che... Continue Reading →
Perennial per l’ambiente. Come e perchè dobbiamo darci da fare
Non so se definire questo pezzo una chiamata alle armi o un appello al meglio di noi. Comunque lo vogliamo definire, io penso che noi perennial, noi after fifty, noi nella seconda metà della vita, dobbiamo darci da fare per l'ambiente, per combattere il cambiamento climatico e soprattutto le sue conseguenze sociali. Più i negazionisti... Continue Reading →
Abbiamo bisogno di sentire la terra sotto i piedi. Con Andrea Bianchi e Legambiente
Sabato con Legambiente siamo stati al parco di Monza, e abbiamo camminato a piedi nudi. Eravamo con Andrea Bianchi, creatore del movimento Il silenzio dei passi, autore del libro Con la terra sotto i piedi e camminatore barefoot. Non camminatore scalzo, perché scalzo vuol dire senza calzature, come se fosse naturale che i piedi stiano... Continue Reading →
Cinque domande per l’anno nuovo #3. A chi appartiene il mondo?
Vi ricordate le cinque domande domande per il nuovo anno? Vi eravate chiesti come mai mi ero fermata? Beh, c'erano un sacco di altre cose di cui parlare. Ma la terza domanda in fondo è abbastanza facile: "A chi appartiene il mondo? Tra cent’anni la nostra Terra potrebbe essere meno accogliente di oggi. La forbice... Continue Reading →