Tempo di mezzo, tempo tiranno, tempo fagocitato

Si, sono le 18 e tutto va bene. Salvo il tempo, che oggi è mancato per il consueto post. Un po' mi sono confusa. Pensavo oggi toccasse alla colazione con Verde, e invece era domani. È bastato cambiare il giorno in cui vado in ufficio per disorientarmi e farmi perdere il conto dei giorni. Siamo abitudinari,... Continue Reading →

Pacchetti dagli Usa e oggetti ritrovati

Da quando è cominciata l'emergenza Coronavirus io e mia sorella non ci siamo più viste. Io non posso andare da lei e lei non può venire da me. Oltre ai vari Whatsapp e altri mezzi di comunicazione, abbiamo cominciato a spedirci dei pacchi. Che era una cosa che faceva mia mamma, che pure ogni tanto... Continue Reading →

Strano tornare in ufficio. Anche solo una volta alla settimana

Siamo davvero bizzarri, noi umani. Per anni sono venuta in questo edificio, sono entrata dalla stessa porta e sono salita ora al quarto e ora al quinto piano. Intanto che la mia vita cambiava, che il mio lavoro cambiava, che il mondo intorno a me cambiava, io continuavo a venire in questo edificio, tutte le... Continue Reading →

Anch’io sulla gaffe del “tornare a lavorare”

Naturalmente l'infelice frase di Beppe Sala che invita i milanesi a "tornare a lavorare" ha colpito e irritato anche me. Ho letto anche diversi commenti, tra cui la bella e approfondita analisi di Silvia Zanella sul suo blog. Devo dire che, magari non espresso con tanta chiarezza e goffaggine, il tema del "tornare a lavorare"... Continue Reading →

Ma il mondo sta cambiando e il nostro rapporto con la moda anche

Che il mondo sta cambiando ve l'ho detto l'altro ieri e non vi sto a ripertere oggi perché lo penso. Anche perché si tratta più di un sentire che di un pensare. Condiviso da parecchi se non molti, anche. Siccome sono abbonata al Corriere della Sera digitale, il giovedì ricevo la newsletter Corriere Moda. Verso... Continue Reading →

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