Ho letto molto, in questi ultimi giorni. Il caldo ha reso praticamente impossibile il lavoro a maglia, il terrazzo è fresco e per ora non invaso dalle zanzare, i libri sono tanti e il risultato è chiaro. Non che normalmente non trovi il tempo di leggere. Nè che stia a contare quanti libri leggo. Ma... Continue Reading →
Salone del Libro di Torino: sì, è sempre totalizzante. E mi sa che è il suo bello
Boys am I tired... Mi ha lasciato un senso di ottundimento, il post Salone del Libro. Una specie di hangover senza che ci sia stato alcool. Una grande stanchezza, alla fin fine. Che 10 km al giorno, per di più camminati lentamente e con anche molto tempo in piedi, non sono pochi. E il rumore,... Continue Reading →
Di specchi, lavoro, fretta e sorrisi. A Monza
Come ho scritto su IG stamattina, in casa mia specchiarsi era ritenuto un imperdonabile peccato di vanità. A me piaceva farlo, più per una necessità di controllo (come stavo crescendo, se il mio fisico era accettabile, com'ero in confronto agli altri) che non per ammirarmi. Quello proprio non mi passava neppure per l'anticamera del cervello.... Continue Reading →
Il caso, la necessità, gennaio
Mi sono quasi dimenticata di avere un blog. Di avere l'abitudine, il rituale forse, di scrivere tutti i giorni qualcosa. Sono già rientrata al lavoro ieri e sì, avrei potuto scrivere. Ma le vacanze mi hanno impigrito, riprendere il ritmo di lavoro e casa e impegni e appuntamenti non mi riesce mai facile. Credo sia... Continue Reading →
Venerdì, la semplicità, come vestirsi nella speranza di evitare il lockdown
Ed eccoci a un nuovo venerdì. Luminoso, con tanti bei colori autunnali. Gli alberi davanti alle mie finestre sono rossi e gialli, ma le foglie stanno cadendo un pochino tutti i giorni. C'est la vie, o meglio la stagione. Le notizie intorno a noi non sono un granché. Speriamo tutti che la terza ondata di... Continue Reading →
Slow days, cambi di passo e, ma sì, libri
Poi succede che quando sei lanciata in mille attività e con ritmo sostenuto arriva un giorno lento. Un giorno con meno da fare, meno messaggi nella posta, meno telefonate, meno riunioni, meno di tutto. Dovresti essere contenta, no? Tu che ti lamenti che hai troppo da fare, così troppo che ieri non sei riuscita nemmeno... Continue Reading →
E domani si sbrindola. Al Salone del libro di Torino
Non è un vero sbrindolare, direi di no. È un weekend di lavoro ma siccome è il pezzo del mio lavoro che amo di più, faccio fatica a considerarlo lavoro. Dunque quest'anno il Salone del libro di Torino c'è e pare sia molto simile a quello degli altri anni. Con gli stand pieni di libri,... Continue Reading →
Di pioggia, lavoro d’estate e Antonio Pennacchi
Oggi piove. Non un temporale di passaggio. Proprio una bella pioggia da autunno. E fa freschino. Una strana estate. Il freschino mi va più che bene, la pioggia interferisce un po’ con la mia voglia di camminare, pedalare, giocare a tennis. Ma non stai lavorando, direte voi? Si, in effetti sto lavorando ma essendo agosto... Continue Reading →
Cambiare passo
È arrivato il momento di rallentare. Non per tutti, che anzi ci sono persone il cui picco di lavoro comincia adesso o tra poco, basta pensare a tutti quelli che lavorano nel turismo, nella ristorazione. Per me che mi occupo di libri, giugno è il mese in cui si tira il fiato, si allungano le... Continue Reading →
#pandemia zona gialla. Ma le case sono esseri viventi
Sembrerebbe che le case appartenessero alla categoria degli oggetti inanimati. Cemento, mattoni, piastrelle, legno tagliato, stoffe, metallo, ferro, materiali sintetici, vetro, plastica. Però voi provate a trascurare una casa. Ora che poi le abbiamo abituate a starci sempre, e quindi a occuparci di loro con costanza e attenzione, sono diventate ancora più esigenti. Metti che... Continue Reading →