Zona gialla, arancione o arancione scuro, il martedì è il giorno dell'ufficio. Che mentre prima era un non luogo, dove venivo tutti i giorni tranne il weekend con quell'automatismo che è tipico delle cose che fai sempre, che non ci pensi e soprattutto pensi che farai sempre, ora è un luogo. Ne noto per esempio... Continue Reading →
#pandemia fase 2. Inghiottita dall’ufficio
Avevo in mente un post ma oggi non riuscirò a scriverlo. Il martedì è il giorno che vengo in ufficio e qui sono risucchiata da milioni di cose. Oltre al tempo che ci metto per arrivarci e per ritornare a casa. Alle volte mi chiedo come facevo prima, a fare tutto pur usando due ore... Continue Reading →
Tempo di mezzo, tempo tiranno, tempo fagocitato
Si, sono le 18 e tutto va bene. Salvo il tempo, che oggi è mancato per il consueto post. Un po' mi sono confusa. Pensavo oggi toccasse alla colazione con Verde, e invece era domani. È bastato cambiare il giorno in cui vado in ufficio per disorientarmi e farmi perdere il conto dei giorni. Siamo abitudinari,... Continue Reading →
Autunno, pioggia, fine della settimana e interruzioni
Ogni tanto interrompo il lavoro. Mi faccio un caffè, avvio la lavatrice, impasto il pane, raccolgo i panni. E tutte le volte mi chiedo come possa un'interruzione così piccola e irrilevante coincidere con l'accumulo di messaggi che subito si crea nella casella della posta elettronica. Quasi tutti messaggi da leggere, mica junk. Oggi è una... Continue Reading →
Strano tornare in ufficio. Anche solo una volta alla settimana
Siamo davvero bizzarri, noi umani. Per anni sono venuta in questo edificio, sono entrata dalla stessa porta e sono salita ora al quarto e ora al quinto piano. Intanto che la mia vita cambiava, che il mio lavoro cambiava, che il mondo intorno a me cambiava, io continuavo a venire in questo edificio, tutte le... Continue Reading →
Niente di nuovo sul fronte del lavoro
Ci sono certi giorni che vorrei che il blog andasse avanti da solo, senza che io ci dovessi fare nulla. Perchè il niente di nuovo sul fronte del lavoro vuol dire che sono sempre qui che annaspo, per una cosa che finisco ce ne sono dieci che devo cominciare, appena ho smaltito la posta ne... Continue Reading →
Per ora c’è un ritorno. In attesa di altre partenze
C'è sempre qualcosa di un po' triste, nel rientro dalle vacanze, che è anche la fine dello stare in giro, dell'avere tutte le giornate per sè. Credo sia soprattutto lo stare in giro, che mi manca quando rientro. Perché per me salire in macchina, o su un treno, o su una bici, o anche solo... Continue Reading →
Di disagi, stanchezze e saluti
Oggi è il mio ultimo giorno di lavoro prima delle vacanze estive e mai come quest'anno sono arrivata alla fine di questa prima metà (abbondante) dell'anno stanca e stanca e stanca. Non so voi, ma io ho lavorato davvero tanto. E la quarantena prima, l'emergenza dopo, i piccoli guai che mi hanno tenuto a casa... Continue Reading →
Ma il mondo sta cambiando e siamo davvero in un tempo di mezzo
Dunque oggi sono un po' più tranquilla che nei giorni scorsi e il mio cervello non si deve limitare a rincorrere le mille incombenze di lavoro, ma può anche ragionare su altro. E io mi sento un po' più presente alla mia vita e un po' più normale. Stamattina sono persino tornata a postare un... Continue Reading →
Tempo di temporali. E di fermarsi un momento
Spesso succede, che i primi giorni di giugno sono più brutti di quelli di maggio. Pure più freddi. E quest'anno non fa eccezione. Mi sono presa una pausa temporale. Sto guardando il diluvio dalla finestra. E tutto sommato, mi piace. Mi piace mettermi un pullover perché l'aria all'improvviso è diventata fredda. Mi piace essere a... Continue Reading →