Stamattina verso mezzogiorno, finito quello che dovevo fare, ho preso la bici e sono andata in centro. Era tanto che non ci andavo, perché il sabato è super affollato e in mezzo alla folla io non ci stavo bene neppure prima, figuriamoci adesso. C'era poca gente ma tutto aperto, il sole, un certo tepore che... Continue Reading →
#pandemia fase 2. Incontrare Douglas Stuart, il vincitore del Booker Prize 2020
Il Booker Prize secondo me è uno dei premi più interessanti del mondo letterario. Ne escono quasi sempre dei grandi libri, spesso grandi autori, e già le short list andrebbero comprate e lette tutte (ci vorrebbero una decina di vite, e quindi si fa quel che si può). L'anno scorso ha vinto Shuggie Bain di... Continue Reading →
#pandemia fase 2. Questo lungo inverno casalingo
L'inverno è sempre piuttosto lungo, dalle mie parti. Ma questo inverno sembra ancora più lungo, per la casalinghitudine forzata in cui ci troviamo. Sono molto contenta che domani il tempo migliori, perché oggi quando stavo per uscire la pioggia che era ininterrotta ha deciso di intensificarsi e ho rimandato l'uscita. Però sono sempre più convinta... Continue Reading →
#pandemia fase 2. La fatica del rientro
Eh sì, anche queste vacanze, casalinghe, stanziali, a tratti solitarie, insolite o quel che volete, anche queste vacanze sono finite. Il ritorno al lavoro è un ritorno davanti al computer, nella stessa casa in cui abbiamo fatto le vacanze, ma questo non gli impedisce di essere un ritorno al lavoro. E mentre spesso il giorno... Continue Reading →
#pandemia fase 2. Eppure faremo le vacanze
Stamattina pensavo che l'anno scorso di questi tempi stavo raccogliendo le mie cose da sci e preparandomi a partire per le montagne. Era stata una scelta perfetta, quella di andare a sciare prima di Natale, prima della folla e del rumore e delle code e anche dei pericoli di troppi sciatori sulle stesse piste che... Continue Reading →
#pandemia fase 2. La giornata contro la violenza sulle donne
Tutti ne stanno parlando e io non starò qui a dirvi cosa ne penso. È un'occasione che va usata, ma è chiaro che poi sono gli altri 364 giorni quelli in cui bisogna lavorare. A me però è venuto in mente un libro che ho letto di recente, Seni e uova di Mieko Kawakami. È... Continue Reading →
Lavorare un po’ meno e imparare un po’ di più
Non è che vorrei lavorare di meno per oziare o perdere tempo. Neppure per fare le cose con più calma. Vorrei lavorare di meno per poter imparare di più. Per poter scoprire tutto quello che non ho ancora visto o conosciuto, che siano posti, libri, persone, concetti, idee, oggetti. Per studiare tutto quello che non... Continue Reading →
Quello che si impara dai libri, e dagli autori. Mantova da lontano
Questo è un tema sul quale ritorno e non smetterò mai di ritornare, perché ci credo davvero davvero e perché, ogni volta che lo sento dire da un autore, lo capisco di più. E credo non ci sia fine a questo capire di più. È cominciato il festival di Mantova e tra gli ospiti c'era... Continue Reading →
Appunti di vacanza 3: si può anche non fare nulla
A me non piace molto oziare e cerco sempre di sfruttare il tempo che ho per andare in giro e scoprire e conoscere, però le vacanze, soprattutto quei primi giorni all'inizio che ancora non ci si capacita di non dover lavorare, e che si sente la stanchezza accumulata che pian piano se ne va, le... Continue Reading →
Nove donne su tredici finalisti: eh, no, il Booker Prize non è lo Strega
Booker Prize e Goncourt sono due premi che seguo da sempre e che secondo me selezionano dei libri davvero interessanti. Ovviamente, guardandoli da osservatore esterno, non sono in grado di cogliere le deformità e le meschinerie che sicuramente ci saranno anche lì. E anche da quei premi rimarranno talora esclusi libri bellissimi, così come ne... Continue Reading →