Se pensate che è facile trovare le cose belle di venerdì, beh un po' avete ragione. In effetti è bello per quelli che anche se da casa lavorano in modo tradizionale arrivare al venerdì è un sollievo e un risultato. C'è un senso di compimento, per quello che comunque si è riusciti a fare, e... Continue Reading →
#pandemia fase 2. Incontrare Douglas Stuart, il vincitore del Booker Prize 2020
Il Booker Prize secondo me è uno dei premi più interessanti del mondo letterario. Ne escono quasi sempre dei grandi libri, spesso grandi autori, e già le short list andrebbero comprate e lette tutte (ci vorrebbero una decina di vite, e quindi si fa quel che si può). L'anno scorso ha vinto Shuggie Bain di... Continue Reading →
#pandemia fase 2. Lo sciopero del mio parere (che mi tengo per me)
L'orologio del computer e la luce che sta scomparendo mi dicono che sono le 6 e non ho ancora scritto una riga sul mio blog. Ma tanto lo sapete anche voi che va così, ci sono giornate piene, ci sono prevalentemente giornate piene e alcune intenzioni restano tali. Una volta si diceva che "l'inferno è... Continue Reading →
Nove donne su tredici finalisti: eh, no, il Booker Prize non è lo Strega
Booker Prize e Goncourt sono due premi che seguo da sempre e che secondo me selezionano dei libri davvero interessanti. Ovviamente, guardandoli da osservatore esterno, non sono in grado di cogliere le deformità e le meschinerie che sicuramente ci saranno anche lì. E anche da quei premi rimarranno talora esclusi libri bellissimi, così come ne... Continue Reading →
Ciò che facciamo abitualmente
Ieri ho letto un bel po', complice il tempo orribile che mi ha costretto a casa proprio come il Coronavirus, e domani che torno a scrivere su Alfieri Magazine vi racconterò qualcosa in merito. Tra le molte citazioni di Epitteto, Pascal e altri illustri filosofi, mi ha colpito questa: "Ciò che può la virtù di... Continue Reading →
#pandemia fase 2 (o 3) giorno 73. Che voglia di andare in libreria
Il mio ritorno alla normalità, o il mio nuovo inizio di simil normalità, è stato sancito oggi dall'agognata visita dal parrucchiere. Quando si hanno i capelli corti non ci sono tutorial o esperimenti fai da te che tengano: ci vuole uno bravo. E quindi ho aspettato finchè finalmente, con mascherina e guanti, stamattina mi sono... Continue Reading →
#iorestoacasa giorno 41. La pacatezza
Avevo scritto questo post dal telefono, perché ero sul terrazzo e mi faceva piacere scriverlo mentre sedevo sulla sdraio al sole. L'ho anche pubblicato. Poi, alla faccia di quelli che dicono che è uguale lavorare dal telefono e dal computer, ho cercato di tornare alla pagina precedente e ho cancellato il post. Non ci volevo... Continue Reading →
#iorestoacasa giorno 30. Quanto è abbastanza?
Tempo fa parlavamo con la mia socia di Legambiente, era prima dell'emergenza Coronavirus, poco prima, e parlavamo della corsa allo sviluppo inteso come sempre di più. Sempre più prodotti, sempre più profitto, sempre più consumo. E mi sono ricordata di un libro che si intitolava "Quanto è abbastanza?"di Robert e Edward Skidelsky, il cui sottotitolo... Continue Reading →
Quel senso di protezione che ci danno i vestiti
Nessun giorno è uguale a un altro, per quanto lo possa sembrare. Alle volte mi chiedo che cosa ci succede di notte, che la mattina ci svegliamo sempre in un modo diverso. Che cosa sogniamo, che cosa ci resta attaccato della nostra vita inconscia, quella che ci parla attraverso i sogni quando la sappiamo ascoltare.... Continue Reading →
Rimediare con un libro
Visto che oggi di nuovo ho una di quelle giornate in cui riesco a malapena a seguire quello che mi viene chiesto, copio qui un pezzo che ho scritto per Read your life di Perfect Book. Ci sono momenti spiacevoli, nella vita. Situazioni in cui non ci sentiamo tranquilli e sereni come ci piace essere.... Continue Reading →