Le cose belle. Daniele Mencarelli e la luce

Scrivo pochi post, lo so, ma quelli che scrivo voglio che parlino di cose belle, importanti, preziose. Cose da conservare e ricordare. Che di denunce, lamenti, pseudoscandali e similaria è pieno il web oltre che il mondo. I don't want no part of this crazy love, cantava Paul Simon, e in quel pezzo di web... Continue Reading →

Il profumo dei gelsomini

Sono tornata tardi, le ultime due sere, e ho dovuto lasciare la macchina fuori, che il parcheggio nei cortili del gruppo di palazzi in cui abito dopo le 20 è impossibile. E nel piccolo tragitto tra le strade limitrofe e l’ingresso ci sono delle siepi di gelsomino, che con questa esplosione di caldo sono fiorite... Continue Reading →

Leggere e ascoltare Gabriele Nissim: per capire meglio il male, e soprattutto il bene

Parlare del bene e del male sembra un esercizio intellettuale lontano dalla realtà, ma non lo è affatto. E non solo perché da un momento all'altro, senza preavviso, potremmo essere chiamati a scelte drammatiche e di grande conseguenza. Ma anzi perché la lettura della realtà è difficile e distinguere tra il bene e il male... Continue Reading →

Cambiare l’acqua ai fiori

Lavorando con i libri da tanto tempo mi sono sempre sentita una che non si lascia abbindolare dalle classifiche, dalle fascette, dai quote e da tutto l'armementario che gli editori mettono in piedi per cercare di vendere i loro libri. Quando vado in libreria trovo sempre troppi capolavori, troppi romanzi imperdibili, troppi libri straordinari. Datemi... Continue Reading →

Autunno, pioggia, fine della settimana e interruzioni

Ogni tanto interrompo il lavoro. Mi faccio un caffè, avvio la lavatrice, impasto il pane, raccolgo i panni. E tutte le volte mi chiedo come possa un'interruzione così piccola e irrilevante coincidere con l'accumulo di messaggi che subito si crea nella casella della posta elettronica. Quasi tutti messaggi da leggere, mica junk. Oggi è una... Continue Reading →

Della bellezza del ricamo e di una certa delusione per La ricamatrice di Winchester

Forse non ve lo ricordate, ma l'estate scorsa avevo imparato a ricamare. Il ricamo, per le signore della mia generazione, è uno dei simboli dell'oppressione e del destino di noi donne. Mentre i ragazzi andavano a correre e saltare, noi dovevamo stare a casa a ricamare. Non io per fortuna, che mia mamma era una... Continue Reading →

Ma il tennis si gioca prima dentro di noi. E solo dopo in campo

C'è un bellissimo libro, tra quelli che ho perso, The inner game of tennis di W. Timothy Gallwey. Me lo aveva regalato mia sorella quando avevo cominciato a giocare a tennis, e poi tra un trasloco e l'altro, tra un interruzione della pratica e l'altra, il libro è scomparso. Oggi l'ho ricomprato, anche se in... Continue Reading →

Ecco il mio video di #condividi un libro. Grazie a Mr Savethewall

Vi ricordate di quando vi ho raccontato di Mr Savethewall che faceva le domande per le quali non avevo una risposta? Che mi ha fatto raccontare qual era il libro più significativo della mia vita? Ecco, la foto che avete visto su Instagram (foto che all'inizio mi aveva lasciata un po' perplessa, ma poi ho... Continue Reading →

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