Il generale inverno è arrivato con le sue truppe di neve. Ha cominciato la sera tardi, quasi notte, e così la mattina quando mi sono svegliata gli alberi davanti a casa avevano i rami carichi di neve, e le strade erano cancellate e i tetti avevano quel cappuccio arrotondato e morbido che viene voglia di... Continue Reading →
Non so voi, ma io sul lago trovo la pace
Vi confesserò, di questi tempi, strani e inquietanti e diversi e nuovi, spesso quello che cerco è la pace. Che come tutto va cercata in primis dentro di noi. Ma alcuni posti aiutano. E uno di questi è il lago. In autunno più che mai. Perchè oltre a quella lentezza del muoversi dell'acqua, che alle... Continue Reading →
#iorestoacasa giorno 5. La giusta distanza
Tempo fa, scrivendo di tennis, avevo parlato della giusta distanza. Quando giochi, la distanza dalla pallina è cruciale. Se sei troppo vicina sbagli, se sei troppo lontana anche. È un po' come se ci fosse un solo punto in cui sei sicura che se colpisci il colpo è bello. Poi certo quelli bravi bravi anticipano,... Continue Reading →
I locali dove pensare. O leggere. O comunque dove non essere assordati
Sicuramente c'entra l'età. Noi perennial o after fifty o diversamente giovani o comunque signore, siamo sensibili al rumore. Insofferenti anche, verso il rumore inutile e gratuito. Verrebbe da dire che siccome le nostre giornate sono piene e strapiene, che siccome viviamo con l'idea di non avere abbastanza tempo rispetto a tutto quello che vogliamo e... Continue Reading →
Come difendersi dal caos circostante: con Bach per esempio
Sono così tanti anni che lavoro in un open space che non pensavo sarebbe arrivato un giorno in cui non lo sopportavo più. Come uno di quei paesaggi che un giorno si svelano orribili mentre prima non ci avevate fatto mai caso. Verso la fine dello scorso anno ho cominciato a sentire niditidamente, in modo... Continue Reading →
I regali del camminare nel bosco
Ieri avevo la domenica libera, che sembra un po' ridicolo ma non mi succede proprio spesso, ed era una bella giornata, di quelle che cominciano con le nuvole e poi si aprono e sono tiepide e fanno venire voglia di stare fuori. Le previsioni erano buone però non avevo voglia di alzarmi presto e andare... Continue Reading →
I meravigliosi effetti collaterali del volontariato
Come si comincia a fare i volontari? E perché? Indubbiamente ognuno avrà una storia diversa e motivazioni diverse, ma complessivamente la “chiamata” è spesso un insieme di circostanze casuali che intercettano qualcosa di profondo dentro di noi. Io avevo sempre pensato che fosse importante fare del volontariato. Ma non mi sentivo pronta per quello che... Continue Reading →
Ma più di tutto potrà la musica. I Kronos Quartet per esempio.
Sono un'amante del silenzio, credo che ormai l'abbiate capito. Il silenzio che ha un suono unico e potentissimo. Purtroppo vivo in condizioni rumorose. Lavoro in un open space, e mi sforzo costantemente di isolarmi e concentrarmi, lasciando fuori le voci degli altri, che sono tantissime e alle volte pure alte e tonanti. È uno sforzo... Continue Reading →
Perché amo la neve
In realtà non lo so, perché amo la neve. Ma non ho dubbi sull'amarla. Stamattina mi sono svegliata e tutto era coperto di neve. Una delle cose fantastiche della mia nuova casa è che dalle finestre si vedono degli alberi. Si vede anche un'altra casa, e da lontano anche l'ospedale, ma prima si vedono gli... Continue Reading →
Il rumore del mondo e il suono del silenzio
Sono molto fortunata e il mio lavoro mi offre delle opportunità meravigliose. Ieri sera sono stata ad un incontro, riservato ai blogger, con Benedetta Cibrario per il suo romanzo Il rumore del mondo. Un romanzo "fluviale" che ho adorato. L'ho cominciato e dopo più di 700 pagine avrei voluto che continuasse. I personaggi sono con... Continue Reading →