Sto scrivendo davvero poco. E WordPress ovviamente mi punisce facendo scendere il traffico, sperando che chissà, magari un certo senso di colpa mi induca a essere più produttiva. Ma non credo proprio. Credo che l'andare in ufficio più spesso, la quantità di libri da leggere e su cui lavorare, il tennis, Legambiente e anche le... Continue Reading →
La settimana del Salone del Libro di Torino
Si, lo so che comincia giovedì, e io ci vado addirittura venerdì, ma la settimana del Salone del Libro è un po' come la settimana della moda o il Salone del mobile, si espande prima e dopo, assorbe energie e intenti e passioni e tempo e sicuramente per un po' sembra che non esiste nient'altro.... Continue Reading →
Cose che leggo: Jonathan Franzen, Crossroads
Eh no, non l'ho ancora finito. Come direbbe Angelo Cennamo di Telegraph Avenue, on page 387 of 580. A buon punto dunque. Lo sto leggendo piano. Con molta calma. Come quei libri che richiedono concentrazione e attenzione, che non si sa mai dove si cela la perla rara, il passaggio cruciale, il perchè vero. Come... Continue Reading →
Il tempo di questi tempi, il tempo settant’anni fa
Molti lottano con il tempo e pensano che l'avere poco tempo sia un male contemporaneo, addirittura provocato dai social (e dal nostro uso bulimico), quindi una cosa diciamo degli ultimi 10, massimo 20 anni. Tutto sommato anch'io, fino a due sere fa, mi sarei sentita di dire che quantomeno la percezione di avere poco tempo... Continue Reading →
Slow days, cambi di passo e, ma sì, libri
Poi succede che quando sei lanciata in mille attività e con ritmo sostenuto arriva un giorno lento. Un giorno con meno da fare, meno messaggi nella posta, meno telefonate, meno riunioni, meno di tutto. Dovresti essere contenta, no? Tu che ti lamenti che hai troppo da fare, così troppo che ieri non sei riuscita nemmeno... Continue Reading →
Ma che bellezza il cielo azzurro dopo la pioggia
Ieri sembrava novembre, per la pioggia e anche per il freddo. Pensare che il 4 di agosto stavo in casa con le finestre chiuse, la felpa, i pantaloni della tuta e i calzini mi sembrava davvero strano. La conferma del cambiamento climatico, e del fatto che l cose non vanno mai come te l’aspetti, per... Continue Reading →
Di pioggia, lavoro d’estate e Antonio Pennacchi
Oggi piove. Non un temporale di passaggio. Proprio una bella pioggia da autunno. E fa freschino. Una strana estate. Il freschino mi va più che bene, la pioggia interferisce un po’ con la mia voglia di camminare, pedalare, giocare a tennis. Ma non stai lavorando, direte voi? Si, in effetti sto lavorando ma essendo agosto... Continue Reading →
#pandemia zona arancione. Ecco le tende
Potrei dirvi di oggi la stessa cosa che vi ho detto di altri giorni, ma l'orario in cui posto vi dice già da solo come è stata la mia giornata. Però vi faccio vedere le tende. Difficili da fotografare perché stanno davanti alla fonte di luce e tendono a bruciare la foto. Magari qualcuno di... Continue Reading →
#pandemia zona rossa. Netiquette, buon senso e buona educazione
Vi potete immaginare, data l'ora in cui scrivo questo post, che sia stata una giornata molto piena. E non vi sbagliate. Otto ore di corsi, quattro di un tipo e quattro di un altro, e in mezzo una riunione, il controllo della posta e pezzi di lavoro che non si potevano rimandare. Potevi anche non... Continue Reading →
#pandemia fase 2. Comunque auguri
E’ stato un anno duro e di cui non vediamo l’ora di dichiarare la fine.Se non fosse che il tempo vero se ne fa un baffo della scansione del calendario.E dei passaggi che nominiamo epocali, fondamentali, millenari.Il tempo vero scorre dentro e fuori di noi.E dopo tutto quello che è successo, credo proprio che sarebbe... Continue Reading →