Concitatezze il correttore automatico non lo concepisce, il sistema me lo segna rosso. E in effetti nel dizionario italiano probabilmente non esiste. Ma la lingua è viva e in evoluzione, e che cosa vuol dire si capisce. Questa settimana tra autori che sono venuti a Milano, presentazioni, email, libri da spedire, premi letterari e altro... Continue Reading →
#pandemia zona gialla. Troppi libri
Oggi proprio di scrivere un post decente non se ne parla. Così vi faccio vedere di quanti libri sono circondata, qua in ufficio (a casa sono solo più ordinati, e alcune delle pile che vedete sulla scrivania sono destinate a casa). Decisamente troppi! Buona serata Anna da Re
#pandemia fase 2. Per restare in equilibrio bisogna muoversi
Zona gialla, arancione o arancione scuro, il martedì è il giorno dell'ufficio. Che mentre prima era un non luogo, dove venivo tutti i giorni tranne il weekend con quell'automatismo che è tipico delle cose che fai sempre, che non ci pensi e soprattutto pensi che farai sempre, ora è un luogo. Ne noto per esempio... Continue Reading →
#pandemia fase 2. Inghiottita dall’ufficio
Avevo in mente un post ma oggi non riuscirò a scriverlo. Il martedì è il giorno che vengo in ufficio e qui sono risucchiata da milioni di cose. Oltre al tempo che ci metto per arrivarci e per ritornare a casa. Alle volte mi chiedo come facevo prima, a fare tutto pur usando due ore... Continue Reading →
#pandemia fase 2. Dove vorrei essere
Oggi sono venuta in ufficio. Per raccogliere e spedire un po' di libri. Per fare qualche chiacchiera con i colleghi. Per avere una prospettiva e un panorama diversi. E mentre venivo in ufficio vedevo le immense montagne innevate in lontananza. Ed ecco dove vorrei essere, oggi e direi pure domani e magari per un bel... Continue Reading →
Strano tornare in ufficio. Anche solo una volta alla settimana
Siamo davvero bizzarri, noi umani. Per anni sono venuta in questo edificio, sono entrata dalla stessa porta e sono salita ora al quarto e ora al quinto piano. Intanto che la mia vita cambiava, che il mio lavoro cambiava, che il mondo intorno a me cambiava, io continuavo a venire in questo edificio, tutte le... Continue Reading →
Come vestirsi per tornare in ufficio. Solo per oggi, eh
Eccomi in ufficio. Non a caso scrivo il post che è pieno pomeriggio, quasi tardo pomeriggio. È ancora estate, qui dalle mie parti. Giusto la mattina ci si mette volentieri un piccolo cardigan. Ero venuta in ufficio la settimana scorsa, e ci verrò anche la prossima, e mi sa che d'ora in poi un giorno... Continue Reading →
Anch’io sulla gaffe del “tornare a lavorare”
Naturalmente l'infelice frase di Beppe Sala che invita i milanesi a "tornare a lavorare" ha colpito e irritato anche me. Ho letto anche diversi commenti, tra cui la bella e approfondita analisi di Silvia Zanella sul suo blog. Devo dire che, magari non espresso con tanta chiarezza e goffaggine, il tema del "tornare a lavorare"... Continue Reading →
Ma il mondo sta cambiando e siamo davvero in un tempo di mezzo
Dunque oggi sono un po' più tranquilla che nei giorni scorsi e il mio cervello non si deve limitare a rincorrere le mille incombenze di lavoro, ma può anche ragionare su altro. E io mi sento un po' più presente alla mia vita e un po' più normale. Stamattina sono persino tornata a postare un... Continue Reading →
#pandemia giorno 74. L’importanza del fare una pausa
Ed ecco che vi ammannisco un'altra banalità o un bicchiere di acqua calda. Però pensateci e datemi torto. Che quando lavori da casa fare una pausa è un'azione deliberata e scelta, non un caso che capita come quando sei in ufficio. O meglio, in ufficio è normale. Uno è lì per lavorare e tutti sappiamo... Continue Reading →