Dopo 28 articoli e un anno di collaborazione felice, proficua e fluida, sono entrata nella redazione di Pulp Libri. Continuerò a scrivere, continuerò a proporre i libri che mi ispirano e mi interessano, a raccontare degli autori che amo e delle cose che ritengo importanti. Quindi non cambierà molto, per voi che leggete. Ma è un po’ come essere adottati da una famiglia che vi piace. Una cosa proprio bella.

Dopo un mese di sosta forzata, sono tornata a camminare in montagna. Mi mancava davvero. Non solo la fatica di salire, ma soprattutto quella dimensione di vista dall’alto che davvero, dà un altro senso alle cose. Aggiunge una prospettiva, una distanza e un ridimensionamento. Che poi anche la fatica di salire è un po’ quello: qualcosa che non ti arriva ma che raggiungi, qualcosa che implica un impegno.



Dopo la fatica della camminata, bisogna farsi qualcosa di buono da mangiare e soprattutto bere. Sono tornata a farmi l’Idrolitina, e bevo ancora più volentieri. E dopo ancora c’è la mia poltrona preferita, e una bella lettura. Sto leggendo L’unità, di Ninni Holmqvist, ed è molto bello. Ne scriverò presto per Pulp Libri.

Dopo la fatica della camminata, ci vuole una bella dormita. Non l’ho fatto apposta ma ho dimenticato di mettere la sveglia, ieri sera. Così mi sono svegliata alle nove e mezza, ben più tardi del solito. Ma mi sono svegliata riposata, e pronta per altre cose belle.







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