Lo scorso fine settimana sono stata ad Albarella per un torneo di tennis UISP. Un torneo aperto, per tutti quelli che non arriveranno mai al Roland Garros e neppure vicino, ma che amano il tennis.

In questi stessi giorni le partite del Roland Garros sono state seguite e commentate, e si sono creati o consolidati dei nuovi miti, Jasmine Paolini, Jannik Sinner.

E poi ci sono stati gli europei di atletica, il più democratico degli sport, con altri nuovi campioni.

In tutte queste manifestazioni, al momento della premiazione, si intona l’inno nazionale.

Però la maggior parte di questi nuovi campioni è di origine non italiana; sono nati in Italia e sono cresciuti in Italia, sono andati a scuola qui e sono italiani. Sono gli immigrati di seconda generazione.

Lo sport è uno dei pochi modi per farsi strada a dispetto della propria origine. Nello sport il talento, la determinazione, l’impegno, la fatica, la costanza, sono ancora riconosciuti. Non è un mondo perfetto, quello dello sport, per carità. Ma è un mondo che fa meno ostruzionismo di altri, e che della bravura ha palesemente bisogno.

In questi giorni ci sono state anche le elezioni europee. A cui come sempre abbiamo votato in pochi. Ma direi abbastanza per tenere in piedi l’Europa e la nostra difettosa, fragile e preziosa democrazia. Così magari oltre allo sport ci saranno altri modi per fare spazio a chi è bravo e per dimostrare che al mondo c’è posto per tutti.

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Sono Anna

Benvenuti su ChicAfterFifty. Nato 10 anni fa come blog di moda per signore, appunto after fifty. Dopo la pandemia la moda non mi è più sembrata così importante. E allora parlo di libri, di ambiente, di posti belli, di cose belle.

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