Sui social, abito chiaramente la bolla di lettori, recensori, libri ed editoria. Come ogni bolla dei social, è microscopica e pochissimo rilevante nel mondo reale, ma molto movimentata al suo interno.
Ogni tanto penso mamma mia quanti libri. Come cavolo si fa a scegliere?
Poi però mi rendo conto che scelgo, e anche bene, per quanto mi riguarda: quasi tutti i libri che leggo sono interessanti.

Ma se dovessi dirvi che criteri uso? Sicuramente ne uso più d’uno. Ho una mia considerazione degli editori, per esempio, alcuni mi piacciono praticamente sempre e altri quasi mai. Conosco un po’ di nomi di autori. Considero il premio Nobel, il Goncourt, il Booker e il Pulitzer. Poi seguo la mia curiosità: in questo momento sono più interessata alle letterature africane, a quelle nordiche e quelle dell’Est Europa. E leggo quello che scrivono gli altri, ma lo filtro sempre con quel che penso e sento io. Non perché ne sappia di più, anzi, ma perché il proprio pensiero e i propri sentimenti sono il punto di partenza. Da lì in poi è studio, è esperienza, è vita.
Così oggi sono incuriosita da Orbital, di Samantha Harvey, che verrà pubblicato in Italia da NN.

E voi che criteri usate per scegliere i libri?







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