Tra le varie newsletter che ricevo (e non sempre apro) il giovedì c’è quella di The Guardian sulla moda.

The Guardian è il mio quotidiano preferito, e le newsletter sono sempre interessanti, anche se alle volte c’è troppo da leggere e mi sento un po’ sopraffatta.

Oggi comunque c’era un pezzo breve di una psicanalista, con l’ipotesi che i vestiti stretti, aderenti, siano un guscio protettivo per non esporre la nostra pelle (e tutto quello che contiene, anche le emozioni, i sentimenti) al contatto con il mondo esterno. Gli abiti normali o anche un po’ larghi potrebbero testimoniare un atteggiamento più aperto, come se si fosse imparato a proteggersi in altri modi, e si potesse lasciar respirare la pelle (e insieme tutto il resto).

L’ho trovata un’idea interessante, qui c’è il link all’articolo

https://www.theguardian.com/lifeandstyle/2024/dec/02/what-does-the-tightness-of-our-clothes-say-about-our-emotions-youd-be-surprised?utm_term=6752df0f0ad34466e97fae2d2870b448&utm_campaign=FashionStatement&utm_source=esp&utm_medium=Email&CMP=fashion_email

Che ne pensate?

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Sono Anna

Benvenuti su ChicAfterFifty. Nato 10 anni fa come blog di moda per signore, appunto after fifty. Dopo la pandemia la moda non mi è più sembrata così importante. E allora parlo di libri, di ambiente, di posti belli, di cose belle.

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