Tanto è bello partire quanto è bello tornare a casa.
È un po’ un segno dell’età: quando ero giovane non avevo mai voglia di tornare e rientravo all’ultimo minuto. Addirittura quando tornavo dagli Stati Uniti al mattino andavo diretta al lavoro, jetlag e valigia compresi.
Ora sarà che la mia vita, per quanto piena di cose e attività, ha come base la casa, oppure sarà qualcosa d’altro, ma sono contenta di rientrare. Di certi rituali, di certe abitudini, che si fanno più cari dopo essere stati interrotti.
Che poi non crediate, domani vado di nuovo a camminare







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