O forse ci sono ancora ma non li vedo e non li sento.
Quando lavoravo c’erano dei tempi morti. Si aspettava un’approvazione, una risposta. Si usava il tempo per fare altre cose, ma anche per bere un caffè, parlare con qualcuno, scendere in libreria, fare una telefonata.
Da pensionata volontaria di tempi morti nemmeno l’ombra.
Non che non parli, o non beva caffè o non faccia telefonate. Ma il lavoro volontario è lavoro. Ha i suoi ritmi, i suoi vincoli, le sue fatiche e le sue soddisfazioni.
E mai ho pensato che sarebbe bello tornare al lavoro. Alle volte però le cose da fare si affollano, gli impegni si susseguono e viene da pensare, del lavoro di prima quello che mi manca sono i tempi morti.
Buon pomeriggio







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