Tanta gente, si sa, il sabato il Salone è affollato e pieno di eventi. Tanta gente che forse non legge tanto, non compra tanto, ma almeno li guarda, i libri.
Tanti eventi affollati, ma anche qualcuno tranquillo seppure interessante.
L’Olanda è il paese ospite del Salone, e uno dei suoi autori più noti, Jan Brokken, ha fatto diversi eventi.
Uno dei meno glamorous era quello di oggi, Lo scrittore e il suo doppio, con la sua traduttrice Claudia Cozzi.
Io avevo oltremodo amati Anime baltiche, e alcuni altri libri successivi. Il nuovo “La scoperta dell’Olanda” è nella wishlist. Jan Brokken sembra uscito da un dipinto fiammingo, parla un francese ben costruito, è chiaro e diretto. È facilr immaginarlo al suo scrittoio che guarda il mare, alle spalle il pianoforte: quando gli
manca l’ispirazione, suona. Dice le cose sagge che vanno dette sui traduttori, sulla musicalità della scrittura, sul libro come composizione, sul fatto che un libro è davvero tradotto bene quando non ci si accorge che è tradotto.
E i libri di Jan Brokken rispondono assolutamente a questo criterio.
Come si sta bene quando si fanno cose belle







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