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58 anni fa, Giorgio Gaber e Caterina Caselli cantavano Blowing in the wind in Tv. Tv di stato. Negli anni della guerra fredda.
Se non si fa il conto non sembrano così tanti anni. E non sembra possibile che siamo di nuovo affacciati sul limite del nostro disastro, con qualcuno, più d’uno, ciecamente impegnato ad aumentare il proprio potere. Sono tutti uomini, quei più d’uno. Comandare è meglio che fottere, dicono in Sicilia.
Le risposte non ci sono, se ci sono le soffia via il vento.
Nel nostro piccolo, non cediamo allo sconforto, non lasciamoci contagiare dalla follia, continuiamo a guardare con gli occhi aperti e la mente libera. Viviamo gli attimi quando arrivano, e stiamo pronti, non si sa a cosa ci chiamerà la vita. E cantiamo, non per dimenticare, ma per ricordarci che siamo ancora vivi. E dobbiamo esserne grati.








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