La solitudine dei capelli grigi

Sono direi 10 anni che ho i capelli grigi, o meglio che mi lascio i capelli grigi. Qualche volta, la tentazione di tornare indietro a tingerli l’ho avuta. Ma per la maggior parte del tempo sono contenta del grigio e del modo in cui mi sta. Ultimamente tengo i capelli lunghetti. E sempre accompagnati da un vestirsi semplice e curato, casual chic mai casuale.

Ma non si può negare che i capelli grigi ti mettano automaticamente in una categoria. Che come qualsiasi categoria è stretta e scomoda.

Per dire, è ormai normale che mi chiamino sigmora, mi cedano il posto sull’autobus o mi diamo dei lei. Ma non mi disturba.

Mi disturba invece l’essere etichettata come vecchia. Vecchio come rincoglionito, brontolone, pesante, scontento, peso per chi gli sta intorno.

Nei paesi più o meno ricchi come il nostro, in realtà i vecchi tra i 60 e i 75,anni sostengono le famiglie giovani, suppliscono alla mancanza di servizi con ore e ore di volontariato, contribuiscono a far girare l’economia. E sempre più spesso le signore si lasciano i capelli grigi mantenendo eleganza, brillantezza e verve.

Magari cambieranno anche le etichette. Per ora, soprattutto in certi contesti, i capelli grigi danno un certo senso di solitudine. Da accettare con grazia

3 risposte a “La solitudine dei capelli grigi”

  1. Avatar Topper Harley

    Penso che i capelli grigi ormai siano sdoganati, passami il termine. In una donna sono simbolo di libertà di espressione e di eleganza, anche perché non vuol dire che non siano curati.

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    1. Avatar Anna da Re

      Sì e no. Sicuramente sono più comuni di prima, ma la diversità della scelta resta, e come tutte le diversità lascia spiazzate alcune persone

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Sono Anna

Benvenuti su ChicAfterFifty. Nato 10 anni fa come blog di moda per signore, appunto after fifty. Dopo la pandemia la moda non mi è più sembrata così importante. E allora parlo di libri, di ambiente, di posti belli, di cose belle.

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