Mi è venuto in mente il titolo del libro che abbiamo presentato al Festival del parco di Monza sabato scorso, Come ne usciremo di Fabio Deotto. Il libro è bello e Fabio è stato super interessante.
E si vede che il titolo mi è rimasto impresso. Perché dopo aver passato la mattina all’oasi a fare il River Litter (raccolta e catalogazione dei rifiuti, anno dopo anno, su un certo punto della riva di un fiume), aver fatto pilates e mangiato un’insalata, mi sono seduta al computer. E guardando gli appunti del direttivo di ieri e il calendario, ho visto una lunga sequenza di eventi piccoli e grandi. Da organizzare, comunicare, presenziare. Da progettare ex novo. Mi sono detta: come ne uscirò?
C’è da dire che nessuna di queste cose la faccio da sola. Il bello, la ricchezza, la meraviglia del lavorare per un’associazione è che lavori insieme agli altri. Con cui non hai in comune gli studi, o il posto, o il capo con cui lavori. Con cui hai in comune niente di meno che i valori fondamentali. E l’idea che insieme si può, insieme è meglio, insieme si va dove non si arriva da soli, insieme si immagina e si va oltre l’immaginazione.
Quindi come ne uscirò? Benissimo. Magari stanca, ma arricchita, ringiovanita, entusiasta.








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