Oggi per CamminaForesteUrbane, un’iniziativa di Legambiente Lombardia per conoscere o scoprire spazi verdi in città, con i volontari del circolo e l’agronoma Tina Ponzellini abbiamo percorso una parte del perimetro di un bosco di 25.000 mq che si è formato circa 15 anni fa, spontaneamente, in un’area abbandonata ai margini della città.
Buona parte del bosco non si vede, ma la parte visibile è composta prevalentemente da pioppi parecchio alti (i pioppi crescono in fretta): alberi che si sono dinostrati in grado di vivere su un terreno non particolarmente buono o ricco. Ci sono molti arbusti, rose canine e soprattutto buddleie (grandi arbusti detti alberi delle farfalle perché amati dai lepidotteri), tutte piante che si accontentano di poco. E
ssendo un bosco nato da semi, portati dagli uccelli o dal vento, mostra come sono attechite piante molto adattabili e poco esigenti. Ci sono anche delle robinie, pure loro piante senza pretese.
Il cambiamento climatico ci sta costringendo a ripensare anche come creare giardini e verde con specie diverse da quelle autoctone, che forse non potranno più vivere nel nostro clima cambiato.
La natura, la vita è sempre in movimento e dobbiamo guardare e osservare con la mente e gli occhi aperti. Dobbiamo essere consapevoli dei nostri pregiudizi. Dobbiamo essere anche noi pronti al cambiamento








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