Avevo pensato che dicembre sarebbe stato un mese tranquillo e di riposo, ma non è così.
Tuttavia non me ne dispiaccio. I tanti impegni che mi riempiono l’agenda sono pieni di significato. Gli ambienti che frequento, le persone che incontro, quelle con cui lavoro o faccio progetti, sono interessanti. Sono impegnate, sono dedite, sono propositive e propense al dialogo e alla mediazione. Non si arrendono di fronte alla fatica o di fronte a un no. Sanno che il loro scopo va al di là di loro e questo non li scoraggia ma gli dà forza. Parlano una/uno alla volta. Ascoltano.
A volte sembra di vivere in un mondo parallelo, in cui le cose sembrano possibili e si fa di tutto perché diventino reali.
È arrivato dicembre e mentre penso a cosa scriverò nel mio pensiero benaugurante per l’anno nuovo, penso anche a tutto quello che ricevo quotidianamente.
E la parola gratitudine è al primo posto.








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