C’è una dimensione della lettura, quella davvero immersiva e davvero intensa, che è difficile praticare in età adulta. Una lettura propria dell’adolescenza, dell’università e di alcune vacanze giovanili. In parte perché era ancora una scoperta, in parte perché c’erano dei lunghi periodi di tempo libero. Senza contare che non c’erano i social network e le mille distrazioni collegate che frammentano le giornate.
Da quando sono in pensione leggo tanto, ma leggo molto per recensire. Che è un modo che mi piace, ma che è diverso dal leggere in vacanza.
E quindi quando arrivano le feste mi concedo almeno un libro da leggere senza scriverne o parlarne. E cerco di ricavarmi anche un tempo che, seppure non infinitamente lungo, mi conceda di leggere senza interruzioni







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