Si parla sempre di moda, di abiti da indossare per essere chic, per darci una forma e uno stile, per farci apparire… e se fossero invece loro a prendere il sopravvento trasformandoci in sculture viventi?
Giocare coi vestiti è una prerogativa di tutte le donne (e abbiamo capito che lo è diventato anche per l'uomo), soprattutto al mattino quando dobbiamo decidere cosa indossare oppure nel negozio che adoriamo quando passiamo ore a provarci abiti che ci piacciono e che talvolta vorremmo, con non poche pretese, che ci stessero perfettamente.
Ma questa moda cos'è? È davvero una parte di noi? È davvero il nostro specchio? Oppure è soltanto la necessità di buttarci addosso qualcosa, la prima che ci capita per poter uscire di casa e affrontare la giornata?
Passiamo giorni interi a guardare le vetrine dei negozi, a sfogliare le riviste, ad immaginarci come ci starebbe quel vestito. E se fosse il contrario? Se fossero gli abiti a impadronirsi di noi, a rubarci la nostra personalità e a trasformarci come loro vorrebbero, come se fossero invece loro a decidere come vestirci?
Una simbiosi, una intima coesistenza e compenetrazione fatta da elementi diversi, o singoli, in cui si diventa parte di una idea realizzata in perfetta connessione tra vita e arte.
Guda Koster è un'artista e fotografo olandese che crea sculture viventi, installazioni montate su più paralleli che poi fotografa.
Coi tessuti utilizzati in queste opere, l'artista vuole sottolineare i significati che i nostri abiti trasmettono.
Andando oltre alla sua funzione, l'abito divulga un messaggio: "Nella nostra vita quotidiana, comunichiamo identità e posizione sociale principalmente attraverso i nostri vestiti. L'abbigliamento può essere visto come una forma di arte visiva che esprime il modo in cui vediamo noi stessi e il nostro rapporto con il mondo che ci circonda. "
Le immagini che vi propongo e trovate qui, appaiono misteriose, cariche di ironia e di umorismo. L'uso dei tessuti mette in relazione le persone con ciò che li circonda. La figura umana totalmente vestita "da capo a piedi" diventa parte integrante degli ambienti che la circondano, un oggetto di design che interagisce con la presenza di altri oggetti sulla scena.
E voi che ne pensate? Provate ad immaginarvi in questo mondo onirico ironico.
Verde Alfieri
Mi chiamo Verde, e con un nome così non potevo che essere una creativa. Faccio gioielli e scrivo sul blog di Anna nella mia rubrica EyeMilano, mentre Anna scrive sul mio blog Alfieri Jewel Design nella sua rubrica Il Giusto Chic. Questo gioco incrociato ci diverte e ci piace sapere che fa divertire.







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