Murakami, la pazienza e i berretti lavorati a mano

Avatar di Anna da ReVerde Alfieri Magazine

Di Haruki Murakami e del bellissimo romanzo L’assassinio del commendatore vi ho già parlato, anche se ovviamente non vi ho raccontato la trama (che non si fa, perché i libri vanno letti, mica raccontati). Non mi ricordo se vi ho parlato della pazienza.

Che è una parola molto usata, da quando c’è la pandemia, ma è un atto o atteggiamento parecchio difficile da mettere in pratica. Richiede allenamento, e forse c’è qualcuno che ha una propensione maggiore di altri.

Il protagonista del romanzo di Murakami per esempio. Lui è davvero paziente. Sta ore davanti a un quadro, per capire. Sa aspettare. Sa che non si capisce sempre subito, anzi spesso ci vuole del tempo, non sappiamo quanto, per capire davvero. E senza la pazienza di aspettare, semplicemente non si capisce. Si salta un pezzo, un passaggio. Che non torna più, come niente nella vita.

E se vi chiedete cosa c’entrano…

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2 risposte a “Murakami, la pazienza e i berretti lavorati a mano”

  1. Avatar Paola Bortolani

    Non amo Murakami, ma questo elogio alla pazienza mi attira, lo leggerò. Grazie e buon anno!

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    1. Avatar Anna da Re

      Mi saprai dire poi… buon anno anche a te!

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Sono Anna

Benvenuti su ChicAfterFifty. Nato 10 anni fa come blog di moda per signore, appunto after fifty. Dopo la pandemia la moda non mi è più sembrata così importante. E allora parlo di libri, di ambiente, di posti belli, di cose belle.

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