Ho letto molto, in questi ultimi giorni. Il caldo ha reso praticamente impossibile il lavoro a maglia, il terrazzo è fresco e per ora non invaso dalle zanzare, i libri sono tanti e il risultato è chiaro. Non che normalmente non trovi il tempo di leggere. Nè che stia a contare quanti libri leggo. Ma... Continue Reading →
La strada di Ann Petry. Il desiderio femminile. Il mondo come va e come cambia
Questo è il primo pezzo che ho scritto su Grey Panthers come Emma Faustini. E ve lo ripropongo pari pari. Nel frattempo, visto che l'avevo scritto nel 2020 appena prima del Covid, molto è successo e il mondo è sicuramente un luogo un po' diverso. Ma il libro è del 1940, e quindi era ancora... Continue Reading →
Sbrindolamenti in cerca di fresco e pace
Ogni tanto ho bisogno di tornare in montagna. Di salire in alto, di avere una prospettiva diversa. Di sentire il fresco e soprattutto il silenzio. Di ricordarmi quanto siamo piccoli e quanto è grande il mondo, se solo usciamo dalla nostra bolla e ci guardiamo intorno. Lo scorso weekend così sono stata a Bormio, in... Continue Reading →
“Veniva da Mariupol” di Natascha Wodin. Senza origini non siamo nessuno
Continuo a riempire Cose che leggo. Con la ripubblicazione dei pezzi scritti per Grey Panthers sotto lo pseudonimo Emma Faustini. Per ricordare il grande Flaubert, Emma Faustini c'est moi. E il libro di questo mese è Veniva di Mariupol. Ho sempre questa sensazione che i libri mi chiamino. Passeggiavo tra gli stand del Salone del libro... Continue Reading →
Il lato oscuro e le persone “non resistibili”: due romanzi e molti pensieri
Visto che è un periodo che non sono molto ispirata a scrivere, ma di libri un po' scrivo, ho deciso di pubblicare, un po' alla volta, i pezzi sui libri che ho scritto come Emma Faustini per Grey Panthers. Eccone uno. Ma i libri tra loro si conoscono? Si riconoscono? Si parlano? Mi è venuta... Continue Reading →
Blog o non blog?
Sto scrivendo davvero poco. E WordPress ovviamente mi punisce facendo scendere il traffico, sperando che chissà, magari un certo senso di colpa mi induca a essere più produttiva. Ma non credo proprio. Credo che l'andare in ufficio più spesso, la quantità di libri da leggere e su cui lavorare, il tennis, Legambiente e anche le... Continue Reading →
Una sera di fine maggio
L’ortensia sta finalmente fiorendo all’ombra del nespolo. A nespolino hanno mangiato la foglia, chissà se è il merlo dal becco giallo. Il cielo è un po’ rosa, il crepuscolo di fine maggio è lungo e splendido. Sedersi qui dopo cena, a leggere, ascoltare i rumori delle case vicine e degli uccellini che si nascondono nel... Continue Reading →
Salone del Libro di Torino: sì, è sempre totalizzante. E mi sa che è il suo bello
Boys am I tired... Mi ha lasciato un senso di ottundimento, il post Salone del Libro. Una specie di hangover senza che ci sia stato alcool. Una grande stanchezza, alla fin fine. Che 10 km al giorno, per di più camminati lentamente e con anche molto tempo in piedi, non sono pochi. E il rumore,... Continue Reading →
Come vestirsi per un sabato bollente al Salone del Libro dì Torino
Eccomi in diretta dal Salone, appollaiata su uno sgabello in cerca di riposo tra un evento e un’intervista e un incontro e pure cercare di comprare qualche libro. Ma la gente è davvero tanta e tutti i banconi di questa gigantesca libreria sono affollati di curiosi che poi forse compreranno ma intanto guardano e sfogliano.... Continue Reading →
Fatiche pre-Torino. Ma che non c’entrano niente con Torino
Ci tengo a dirvelo fin dal titolo, queste fatiche di cui vi parlo, brevemente lo giuro, non c’entrano con il Salone del Libro di Torino, o insomma non molto. Le fatiche sono così, si concentrano e si sommano e ti mettono alla prova. Che poi sono stupide, a mettere alla prova una come me, signora... Continue Reading →