Come interpretare una giacca anni settanta #2. A Monza

E qui vi dico qualche segreto su come combino i miei capi. E che mi fido del mio istinto. E voi? Anche voi?annadare22marzo1

Come far cresce il traffico sul proprio blog? Questo è il domandone per cui ogni marketing manager o stratega vi dirà di avere la risposta, che in realtà non ha.
Per essere onesta con voi come ho deciso di essere, io non sono poi così preoccupata per il mio traffico. Certo mi piacerebbe svegliarmi una bella mattina e scoprire su Google analytics che improvvisamente migliaia di persone sono corse a vedere il mio blog. Ma sono felice di tutti quelli che ritornano fedeli su Chic after Fifty e a cui sembra piacciano le mie storie. Sono felice di essere felice mentre scrivo quelle storie. E sono felice di riuscire ad inventarmi una storia ogni giorno. E sono felice di poter tenere fede alla parola data. E’ un allenamento, in cui sono l’allenatore di me stessa.

 

Ciò nonostante controllo il traffico, e ho l’impressione che a voi lettori, o lettrici, piacciano consigli e segreti di moda.

 

Così cercherò di darvi qualche suggerimento per usare gli stessi vestiti in modi diversi, evitando i mood board un po’ standardizzati che si trovano su molti siti.
Vi ricordate il post Come interpretare una giacca anni settanta? di qualche settimana fa?
Oggi ho indosso la stessa giacca. Un mese fa l’avevo messa con dei jeans in una sorta di stile dress down week-end. Oggi è più nobile.

Ho cominciato con dei pantaloni fantasia (Seventy) che ho preso in Ancona e che amo molto, una T-shirt grigia (Zara) e un pullover grigio chiaro (United Colors of Benetton), e stavo cercando una giacca nell’armadio. Fa ancora un po’ freddo, qui. E ho pensato, ecco, dovrebbe andare bene la giacca di velluto. E avevo ragione!

 

Quindi vedete, dovete fidarvi del vostro istinto anche quando vi vestite. Non siamo più abituati, a fidarci dell’istinto. Facciamo dei gran ragionamenti, soppesiamo i pro e i contro, chiediamo agli amici, controlliamo le tendenze della stagione.

Ma quando vediamo qualcuno che ci colpisce per come è vestito, in genere è vestito in modo molto personale. Non segue nessuna tendenza, nessuna regola della moda del momento. E’ semplicemente se stesso. E questo non è naturale. E’ qualcosa che richiede studio, e parte dall’interno di noi stessi.

 

Fidatevi. Quando non sapete cosa mettervi, come succede spesso al cambio di stagione, dimenticatevi le combinazioni già usate. Fermatevi di fronte all’armadio e studiate i vostri vestiti ad uno ad uno, separatamente. E provate delle combinazioni nuove. Magari le prime che fate non vi piacciono. Ma sono sicura che poi ne troverete più d’una. E se non le trovate? Potete scrivermi! Mandarmi delle foto, fame delle domande. Avrete le risposte!

 

Intanto buona giornata!

Anna da Re

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