Vedete la mia faccia nella foto? Non so ancora che appena uscirò di casa scoprirò che la mia macchina ha avuto un incidente. Niente di grave. E soprattutto ecco ancora la prova di quanto sono fortunata, che durante l'incidente nella macchina non c'ero io!
Stamattina stavo pensando al post che avrei scritto oggi, e avevo un paio di idee di cui parlare, ma una francamente me la sono del tutto dimenticata. L’altra era relativa al tennis. Avevo giocato dei doppi durante il weekend e avevo constatato che a rete non so proprio giocare. E stamattina quando mi sono svegliata ho come avuto una rivelazione. Non stavo pensando al tennis, ma mi è arrivato così all’improvviso il pensiero che per giocare a rete bisogna muoversi e cercare la pallina, esattamente come si fa quando si gioca da fondo campo. Lo so che suona ovvio. Ma è una di quelle ovvietà che sono ovvie solo nel momento in cui le si sono capite. E probabilmente è anche più facile da dire che non da fare. Ma penso che sarà diverso, giocare a rete la prossima volta, ora che ho preso coscienza di quel che dovrei fare. Vi saprò dire!
Poi ho fatto colazione e mi sono vestita e sono uscita. Avevo lasciato la macchina davanti a casa, sto in una strada proprio centrale e di solito i cinque o sei posti che ci sono sono già presi. Ma ieri ero tornata con la spesa e ho pensato che fortunella a trovare posto qui! Ho visto la macchina e ho visto che c’era un foglietto sotto il tergicristallo, e ho pensato accidenti mi hanno fatto la multa, ma perché? Poi però leggendo quel che c’era scritto sul foglietto, si descriveva un incidente avvenuto alle 2 di notte… e guardando meglio la macchina dietro il paraurti era quasi divelto, e tutto intorno c’erano pezzi di plastica e i vetri delle luci posteriori. Per fortuna il resto della macchina era intatto, e per una fortuna ancora superiore l’incidente era successo mentre io non ero in macchina! Ve l’ho detto che sono una donna fortunata!
Così ho passato la mattina tra vigili, assicurazione, carro attrezzi che è venuto a prendere la macchina (è stato molto rapido e efficiente, devo dire) e poi sono venuta a lavorare in treno. Chiedendomi anche come sia successo, ‘sto incidente, una sola macchina che ne centra tre, in una strada del centro in cui di solito si va piano, boh!
E poi è stato buffo vedere il selfie che mi ero fatta, giusto pochi minuti prima di scoprire l’incidente. Restiamo sempre sorpresi di come le cose cambiano rapidamente. Non dovremmo, dovremmo avere imparato ormai che le cose vanno come vogliono. Invece continuiamo a fare i nostri programmi e ad aspettarci che tutto vada come pensiamo. Finché arriva il momento in cui tutto è diverso!
Quanto ai vestiti, ho indosso un trench corto che avevo preso a Londra da Uniqlo un secolo fa, dei pantaloni neri e una T-shirt nera, più le Superga bianche e nera. Sempre in spirito di passaggio, ma proprio molto #50chic.
Buona giornata!
Anna da Re
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