Torno su un tema che mi sta a cuore, l’insostenibilità della moda, come sistema industriale ma anche come scelta individuale. Come sempre c’è un articolo di The Guardian, dietro i miei ragionamenti. Una giornalista di moda che per un anno non ha comprato niente. Svelando a se stessa, e a chi la legge, quello che si nasconde dietro lo shopping della “fast fashion”, della moda usa e getta. Shopping che spesso cerca inutilmente di compensare altri malesseri, altre mancanze, altri bisogni.
Il Padre Nostro recita “non ci indurre in tentazione”. È una preghiera antica come il mondo, che ci fa capire quanto siamo facili da tentare, noi umani. Figuriamoci con Internet. Con Instagram pieno di immagini di ragazze che sfoggiano outfit nuovi ogni pochi secondi, di influencer che propongono i nuovi trend, con dietro marchi, investimenti, tutto un business che si deve alimentare e che vuole crescere. Con…
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