Nessun giorno è uguale a un altro, per quanto lo possa sembrare. Alle volte mi chiedo che cosa ci succede di notte, che la mattina ci svegliamo sempre in un modo diverso. Che cosa sogniamo, che cosa ci resta attaccato della nostra vita inconscia, quella che ci parla attraverso i sogni quando la sappiamo ascoltare.
Io sono anche molto influenzata dai libri che sto leggendo, quando mi piacciono e quindi mi risuonano all’interno. Non vi parlo di quello che sto leggendo adesso, magari ve ne parlerò più avanti, quando l’avrò finito. Perché poi si lega a un altro libro che ho letto da poco. E che in effetti mi ha fatto pensare a noi donne, a come stiamo nel mondo, e a come spesso i vestiti, sulla cui scelta passiamo fin troppo tempo, sono anche un modo per proteggerci. Dagli sguardi indiscreti. Dal desiderio. Dagli stereotipi. Nel mondo in cui viviamo ci sono dei pericoli che sono peculiari dell’essere donna, soprattutto giovane (per cui ben vengano i fifty e tutti gli anni che vengono dopo, con i capelli grigi e l’invisibilità).
Ma c’è anche una protezione che esercitiamo nei confronti di noi stesse a prescindere dal pericolo potenziale o immaginato. Una protezione che è un riconoscimento del fatto che siamo, tutti, ognuno unico e irripetibile. Che ognuno di noi ha in fondo solo se stesso su cui contare.
E quindi così, mi sembra che scegliere di mettersi un pullover a collo alto, a collo molto alto, sia non solo un modo per proteggersi dal freddo (che ad essere onesti questo inverno non è per niente freddo) ma un modo per proteggersi tout court.
E infine buona giornata!
Anna da Re
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