Che per me quello che conta di un libro è leggerlo credo sia chiaro ed evidente. E sicuramente ho letto più libri di quelli che possiedo o che ho posseduto.
Da ragazza, dopo avere ampiamente attinto alla biblioteca di casa, che era ottima ma ovviamente limitata (anche perché mio padre aveva il vizio di comprare molta saggistica di tipo scientifico e religioso, e lì ahimé non riuscivo ad arrivare), ero iscritta alla biblioteca comunale ed è stata una manna. Anche perché, mi sono resa conto dopo, avevano tantissimi libri che nei negozi non avrei trovato mai.

Poi ci sono state diverse fasi, momenti in cui ho comprato tanti libri (quando andavo in America e poi in Gran Bretagna), nuovi e usati, come uno scoiattolo che si fa scorta di noci e ghiande per l’inverno, e altri in cui ho letto quello che avevo, ho ricevuto prestiti e regali. Ho lasciato…
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