Qualche idea di stile per gli uomini

Scrivo questo post su suggerimento di Paride Candelaresi, un ragazzo con cui sono entrata in contatto per lavoro. Ha un account su Instagram in cui parla di libri e me ne ha chiesto qualcuno. Potete immaginarvi quante richieste simili riceva ogni giorno. E in genere la relazione che si crea resta nell’ambito dei libri, degli autori, dell’editore per cui lavoro. Però ogni tanto succede che con qualcuno si innesca un dialogo che va oltre il lavoro, e qualcuno viene a sbirciare questo blog, e io torno ad essere più una fashion blogger che una blogger in cerca di identità.

E quindi Paride mi ha chiesto dei consigli di stile per gli uomini.

Cosa c’è di strano direte voi. Lo strano è che ho pensato ecco vedi non siamo solo noi signore o noi donne che la mattina non sappiamo cosa metterci. Non siamo solo noi signore o noi donne che ci sentiamo inadeguate perché non siamo abbastanza alte, abbastanza magre, abbastanza giovani o apparentemente giovani. Gli uomini e i ragazzi di oggi vivono gli stessi dilemmi. E quindi sono in cerca di uno stile che sia loro ma che sia anche in linea con i tempi.

Ora sapete che a me parlare di moda in un momento come questo sembra parecchio fuori luogo, ma accolgo volentieri l’invito di Paride e penso che è anche vero che vestirsi bisogna, e che ci sono alcune per non dire parecchie categorie di persone che continuano ad andare a lavorare fuori di casa. Inoltre costruirsi uno stile proprio implica che uno faccia le sue scelte, scopra quello che davvero gli piace e lo fa sentire bene.

Così mi limiterò a dire che cosa a me piace indosso agli uomini. E visto che siamo in inverno, direi che la combinazione perfetta di questa stagione è dolcevita + giacca. La dolcevita deve essere sottile e io la preferisco nei colori classici, antracite, blu, beige. In questi colori è anche facile trovarla, di questi tempi anche in saldo, e ovviamente se è di cachemire o misto cachemire è più piacevole indosso e cade meglio. La giacca può essere di lana o di velluto, sono belli gli spigati classici e il velluto a coste un po’ grosse. L’importante è che la fattura della giacca sia accurata, che non sia nè troppo stretta nè troppo larga. Deve “cadere” bene, cosa che si può solo vedere provando. Avevo notato che quest’inverno Massimo Piombo aveva fatto una linea per Oviesse; i tessuti non erano strepitosi, ma i tagli si, erano quelli che hanno reso Piombo giustamente noto per le giacche da uomo. E i prezzi erano super abbordabili.

Giacca e dolcevita stanno a mezzo tra il formale e l’informale, che secondo me è une delle necessità principali dei nostri tempi. Voglio dire, giacca e cravatta possono essere bellissimi e pure necessari in certe occasioni. Ma tutti i giorni magari no. Nello stesso tempo pullover e felpe rischiano di essere troppo informali per molte situazioni di lavoro. Senza contate che dove li metti il telefono, le chiavi, i fazzoletti, il portafoglio o i soldi? Le tasche delle giacche sono fondamentali.

E i pantaloni? Di quello parliamo nella prossima puntata!

Buona serata

Anna da Re

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