Si dice tanto che la bellezza ci salverà, e credo sia vero. Di sicuro ci salva tutti i giorni, perché la bellezza va trovata e prima cercata, certo qualche volta ti strega all’improvviso, ma richiede un esercizio e una pratica che sono benefici e impegnativi.
Ieri sera ho visto il film di Sorrentino, È stata la mano di Dio. È un bel film, secondo me. Per tanti motivi: perché ricorda Fellini che ci manca tanto, perché racconta una storia terribile senza mai cadere nel patetico o nel drammatico, perché la Napoli che racconta assomiglia a quella che si incontra quando ci si va senza pregiudizi, perché è un omaggio al cinema e alla sua potenza, perché è ricco, esagerato, non si risparmia mai. E al bel film si aggiunge la bellezza di poter tornare al cinema.
Ieri pomeriggio sono tornata a casa con una pila di bozze da leggere. Non saranno tutti libri belli, è naturale, però che bellezza che nonostante tutto quelle che si dice sull’editoria, sugli scrittori, sulla lettura, che bellezza che ci sia ancora qualcuno che crede nel valore di un libro, e per lavoro lo pubblica, per lavoro lo racconta, per lavoro lo diffonde. E di sicuro tra tanti libri che sono soltanto libri ci sarà una perla, un diamante che brilla anche in una giornata grigia.
Oggi il blog di Telegraph Avenue, che mi piace perchè è molto in sintonia con le mie scelte di lettura, ha decretato libro dell’anno Storia di Shuggie Bain di Douglas Stuart. Mi sono commossa al ricordo di quella lettura intensa, straziante e meravigliosa. Il diamante che ha brillato in un gennaio di freddo e di pandemia.
E poi c’è il parco, che è bello più che mai quando arriva l’inverno, e a camminarci siamo in pochi, silenziosi, concentrati, gente che della natura ama anche il lato ruvido e scomodo, che degli alberi ammira anche la geometria che mostrano quando cadono le foglie.
Certo, poi c’è pure la pandemia. Forse mi toccherà tenere un altro diario della pandemia. Non mi tirerò indietro, in caso.
Per ora vi auguro buona giornata
Anna da Re
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