Domenica è il giorno ideale per leggere un'intervista. Ecco la mia: Osare ed essere libere: la fashion blogger contro ogni stereotipo.
Visto che non è stata ripresa online, ve l'ho ricopiata io e la potete leggere qui.
Capelli baciati dal sole, poco trucco, cappotto di buona fattura e borsa griffatissima. Questo l'identikit della monzese secondo la fashion blogger Anna da Re, papessa della moda per tutte le "anta".
Cresciuta in Toscana, esperta di comunicazione editoriale, una lunga collaborazione con il noto magazine "Donna Moderna", la 62enne da Re è la responsabile del blog "Chic After Fifty", che ha aperto alla fatidica soglia dei cinquanta per dispensare consigli di moda, e di vita, alle colleghe coetanee. Sempre con ironia e con la ferma convinzione che "donna è bello".
"Lavoro a Milano ma da qualche tempo ho scelto di vivere a Monza" ha spiegato. "Mi è dunque venuto piuttosto naturale confrontare le donne monzesi con le milanesi. Certamente rispetto alle amiche meneghine, le monzesi possono infatti vantare un'attenzione all'immagine molto più curata. Il loro stile è sempre bon ton, raffinato, quasi a rispecchiare un contegno che è anche interiore. Purtroppo però sono anche molto conservatrici, e nel loro guardaroba c'è davvero poco spazio per la fantasia. E questo le rende di fatto un po' meno interessanti."
La ricetta? Secondo la fashion blogger la parola d'ordine è osare. "Tempo fa ho deciso di non tingermi più i capelli e ho motivato la mia scelta postando un articolo online" ha raccontato ancora. "Voleva essere un monito a sentirsi libere e belle anche coi capelli grigi, così come avevano già fatto altre star. Ne è nata una diatriba su Facebook che è andata avanti per mesi perché certi stereotipi, ahimè, sono davvero duri a morire. E' per questo che consiglio sempre alle donne di osare, anche nell'abbigliamento: il fatto di non essere più giovanissime non significa che ci si debba vestire da vecchie. Essere donna è una cosa meravigliosa, e non bisognerebbe mai rinunciare ad essere seducenti."
Il rapporto con la controparte maschile nasce di conseguenza: "Mi definisco una femminista femminile, e penso che sia giusto sottolineare l'unicità e le peculiarità che caratterizzano uomini e donne" ha aggiunto. "Certo sul fronte del rispetto c'è ancora molto da fare. Ancora oggi certi uomini millantano una superiorità che di fatto non esiste, e la rimarcano con battute cretine per strada, sul lavoro. E' allora che le donne devono farsi sentire e pretendere più riguardo. Ci vuole collaborazione, come tra persone "diverse ma uguali", e con la giusta dose di leggerezza".
Se poi si tratta di piacersi e piacere la guru della moda non ha dubbi: essere se stesse, scegliere con cura i dettagli – per esempio una spilla o un paio di scarpe colorate – e non uscire mai senza una borsa di buona qualità e senza un cappello. "Prima lo portavano tutti" ha concluso. "Poi è stato sciaguratamente eliminato da tutti gli armadi. E' davvero un errore imperdonabile."
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