È arrivata dalla Toscana, fatta apposta per me da Antonio Nesti (quello del negozio delle meraviglie di cui ho scritto tempo fa sempre in questo blog), e lei e la mia casa si sono subito piaciute. Sono fatte una per l’altra.
Le mancava un nome, e ci ha pensato mia sorella, Maria: ha notato che i pomelli ricordano il Cremlino, e così l’abbiamo fatta diventare la libreria russa. Maria ha aggiunto che è proprio come l’insalata russa, che in Italia si chiama così e in America si chiama insalata italiana e in Gran Bretagna insalata francese, e via di seguito…
La libreria russa, essendo una libreria, ospita prevalentemente libri; ma le piacciono molto anche i soprammobili, perché sono tutti ricordi di famiglia, ognuno con una sua storia e un suo racconto speciale. Sa anche che ogni tanto la disposizione dei soprammobili cambierà, magari arriveranno anche nuovi oggetti con nuove storie e nuovi racconti.
Occupa quasi un’intera parete, e ha un suo portamento un po’ imperiale, come si addice alla sua russità.
Insomma è bellissima! E pure chic.
Buona giornata!
Anna da Re
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