Ma quante ispirazioni si trovano sul web, non finisco mai di stupirmene.
Stavo pensando ai rituali del Natale e soprattutto della fine dell’anno e dell’inizio dell’anno nuovo, gli auguri, gli scambi di regali, le riflessioni su quel che è stato, i buoni propositi. Non ho nulla contro questi rituali, e penso che se ci sono è perché ne abbiamo bisogno.
Riflettere su quel che è stato un anno poi è una bella cosa, indipendentemente dal fatto che un anno sia un’unità di tempo puramente convenzionale. Riflettere vuol dire farsi delle domande. E a questo proposito ho trovato un articolo molto interessante su cinque domande fondamentali, che sono state poste a scrittori e artisti durante l’ultimo Salone del Libro di Torino. Sono state poste anche al pubblico, alla gente normale, e quindi anch’io mi cimenterò, nei prossimi post, con queste domande. E naturalmente potete farlo anche voi!
Intanto si comincia con la domande delle domande, quella di Alice che chiede al Gatto del Cheshire:
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