Ma più di tutto potrà la musica. I Kronos Quartet per esempio.

Sono un’amante del silenzio, credo che ormai l’abbiate capito. Il silenzio che ha un suono unico e potentissimo.

Purtroppo vivo in condizioni rumorose.

Lavoro in un open space, e mi sforzo costantemente di isolarmi e concentrarmi, lasciando fuori le voci degli altri, che sono tantissime e alle volte pure alte e tonanti. È uno sforzo a cui sono abituata e quindi non me ne accorgo, ma resta uno sforzo.

Viaggio su dei treni che potrebbero essere molto tranquilli e silenziosi, non essendo l’ora di punta. Quindi è ancora più fastidioso quando qualcuno parla al telefono a voce molto alta: lo fanno in tantissimi, totalmente incuranti del fatto che magari vicino a loro qualcuno sta leggendo, scrivendo, dormendo. Isolarsi in questi casi è ancora più difficile, e infatti ogni tanto mi porto delle belle cuffie che mi ha regalato mia sorella, non metto la musica, semplicemente le uso per ricrearmi il silenzio e la tranquillità.

E quindi quando arrivo a casa adoro il silenzio che ci trovo, che fa parte dell’accoglienza che sono felice di trovare quando rientro.

Poi però c’è la musica. Spesso ascolto Radio3 Suite, e ieri sera c’era una diretta dalla Scala davvero bella e pacificante. E poi, di accompagnamento al racconto di una mostra sull’arte africana, c’erano dei brani di Pieces of Africa dei Kronos Quartet. Quanto l’ho amato, quel disco. Sono una fan dei Kronos Quartet dai loro primi passi, li ho sentiti dal vivo e Pieces of Africa è un disco bellissimo e anche divertente.

E quanto è potente la musica. Si fa subito riconoscere, se un pezzo lo conosci ti basta ascoltare due note per ritrovarlo, e insieme ritrovare dei frammenti di vita che ne sono stati accompagnati. Belli, brutti, intensi, la musica li riporta vivi e presenti come non mai.

Ci sono giornate difficili, ci sono momenti difficili, nella vita li abbiamo tutti. Ma la potenza della musica ci aiuta, ci resta dentro, ci segna e ci accompagna, e ci può anche salvare.

Buona giornata!

Anna da Re