Finalmente lo scorso weekend sono tornata in montagna. Era da tanto. Avevo dimenticato quella bellezza speciale del tornare a casa stanchi, così stanchi che si vuole solo fare una doccia e andare a dormire, ma stanchi di una stanchezza benefica.
Così pieni della bellezza di dove si è stati che ci si sente come i marinai che scendono dalla nave e non capiscono perché la terra sia ferma. Mi sono ricordata anche come mi sentivo quando tornavo da una giornata di sci, che se chiudevo gli occhi mi sentivo ancora fare i movimenti per curvare. Mi succedeva nelle domeniche di scuola, quando con i miei fratelli ci alzavamo prima dell’alba e prendevamo un pullman che ci portava all’Abetone, dove sciavamo senza sosta, con un panino in tasca che mangiavamo in seggiovia. Ed era bello tornare a casa, e mentre noi facevamo la doccia mia mamma friggeva le cotolette… sento ancora il profumo nelle narici, se chiudo gli occhi.
Ieri sera invece, potevo chiudere gli occhi e ritornare alle salite nel bosco, con il sole che filtrava attraverso il fitto delle foglie facendo dei riflessi a momenti accecanti, e generando un bagliore in movimento pieno di fascino. Ritornavo ai panorami, quando eravamo arrivati in alto, e a quel bisogno che avevo sentito, di salire, di camminare in quel silenzio speciale dei boschi e della montagna, che non è assoluto ma è perfetto, e quieto e riposante. Così mentre il corpo si stanca e viene messo alla prova, la mente e l’animo si riposano, si rigenerano.
E so che sembra una cosa ovvia, questa del rigenerarsi stando nel verde, ma è proprio vera. E lo stile, di cui questo blog seppure in modo anomale si occupa, comincia proprio dall’anima, da un’anima ben nutrita e ben trattata…
Buon lunedì a tutti!
Anna da Re
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