Wimbledon è in corso. Il torneo di tennis più prestigioso e più noto del mondo, conosciuto anche da quelli che del tennis non sanno altro.
A Wimbledon si gioca sull’erba. Wimbledon è diverso da tutti gli altri tornei.
A Wimbledon ci si veste di bianco. Da capo a piedi, nel senso che anche la biancheria intima dev’essere bianca, anche le suole delle scarpe. Si decise così molto tempo fa, perché sul bianco si vedono meno le chiazze di sudore.
E in effetti anch’io quando gioco a tennis mi vesto spesso di bianco. Lo trovo davvero chic e 50chic. Anche se poi le gonne mi rimangono macchiate in vita perché mi ci metto le palline sporche di terra rossa. Anche se le scarpe diventano quasi subito rosa. Anche se i calzini si macchiano per sempre.
Il bianco è un colore meraviglioso. Ed è vero che tiene il sudore meglio di qualsiasi altro colore. Dà anche un senso di freschezza, di pulizia, di cura, di attenzione, che credo sia tra i messaggi che arrivano da Wimbledon e che lo fanno un torneo speciale.
Naturalmente un dress code rigido si presta alle trasgressioni. Che a Wimbledon sono cominciate molto presto, con signore che non si vestivano da signore e atleti che non si piegavano al bianco, non perché non gli piacesse il bianco, ma perché le regole sono fatte per essere sfidate. E ogni anno ci sono un po’ di polemiche, le spalline di un reggiseno nere invece che bianche, le suole di un paio di scarpe di un arancione brillante; che contribuiscono anche loro a fare di Wimbledon un posto speciale.
Un giorno riuscirò ad andarci!
Intanto buona giornata!
Anna da Re
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