Mi facevano una grande invidia, quando ero giovane, le persone che riuscivano a leggere in inglese. Il mio compagno dei tempi, che quando gli dicevano come sai bene l’inglese, dove l’hai imparato, rispondeva con nonchalance “mostly reading”.
Io l’inglese l’ho imparato tardi. A scuola ho studiato francese, che è una lingua bellissima e che sono molto felice di conoscere, ma che negli anni Ottanta non era per niente cool. Negli anni Ottanta era un po’ come adesso, l’inglese lo dovevi sapere. Non solo per lavoro o per tuo piacere. La Milano da bere, la Milano della pubblicità lo dava per scontato.
Ho cominciato a studiarlo all’università, l’inglese, e poi sono andata in America e in qualche modo ho cominciato a cavarmela e a non vergognarmi più di questa terribile mancanza. Però cavarmela non mi bastava. Volevo saperlo bene, l’inglese.
E allora ho cominciato a leggere.
Non vi dico la fatica…
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