Oggi siamo di combattimento.
Piove, non fa freddo ma c’è un vento cattivello che agita gli alberi e cambia direzione alla pioggia.
È martedì e c’è un gran traffico. Non si sa perché quando piove il traffico aumenta. Una sorta di legge di Murphy, insensata e inesorabile.
È autunno e dunque è bene e normale che piova. Fa un po’ di tristezza, ci eravamo abituati a stare fuori, la prospettiva di un week end al chiuso non mi attira per nulla. Ma dico sempre che mi piacciono le stagioni, la loro alternanza (quella che il correttore automatico trasforma in alternativa, ignorante che non è altro), e l’autunno è questo, pioggia, cielo grigio, pomeriggi al chiuso.
E siamo di combattimento perché insomma, ottimiste, perennial, toste, determinate, resilienti e tutto quello che volete, alle volte si fa proprio fatica. A fare il giusto e il doveroso, non a voler cambiare il mondo.
E dunque mettiamoci i combat boots, che sono anche tanto di moda questo autunno. Che ci danno un senso di protezione e di forza. Che danno carattere a una mise altrimenti consueta, dei pantaloni neri e un pullover fatto a mano, tutto carino, tutto già visto, tutto chic, tutto un po’ scontato. Non che i miei Doctor Marten’s siano nuovi, tutt’altro, e meno male, perché è quel tipo di scarpe che quando le compri sono dure e scomode e poi a furia di portarle migliorano e si fanno più comode e gentili.
E voi come ve la cavate con l’autunno, la pioggia, la fatica? Se me lo volete raccontare sapete dove trovarmi!
Buona giornata comunque, intanto!
Anna da Re
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