Ieri sono stata a Menaggio per una splendida giornata di tennis. Era ritornata l’ora solare ed ero contenta, non solo perché si dormiva un’ora di più, che è sempre un regalo gradito, ma anche perché alla fine c’è qualcosa di naturale nell’ora solare, che vale la pena ritrovare.
Ho sentito dire che forse la aboliscono, l’ora legale, perché alla fine non ci fa risparmiare granché. O forse ci sono risparmi più significativi (passare alle rinnovabili, per esempio). Mi ricordo mia nonna, quando cominciava l’ora legale, ai tempi succedeva all’inizio dell’estate, quando le chiedevi l’ora o per qualche ragione si nominava l’ora, diceva “sono le 6 ma di sole sono le 5”, perché proprio non si capacitava di questo spostamento artificiale dei riferimenti della giornata.
E devo dire che svegliarsi all’ora che è invece che un’ora prima è diverso. Per quanto si possa essere stanchi, il corpo riconosce la luce, riconosce che tutto sommato ha senso mettersi in piedi, e si sta meglio.
E poi c’è il lago. Che è un luogo di dolcezza. Sempre. Ma soprattutto al tramonto, e dopo che il sole è sceso. Ieri era una bellissima giornata, calda ma autunnale. Gli alberi sono gialli e rossi. Mentre tornavo in macchina, incolonnata a passo d’uomo, costeggiavo l’acqua e vedevo i riflessi, vedevo i colori che cambiavano e prima di scurirsi erano rosati, delicatamente rosati. Ascoltavo Schubert ed era uno di quei momenti perfetti e indimenticabili.
Buona giornata!
Anna da -Re
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