#iorestoacasa giorno 37. Separare il grano dal loglio

Ditemi che vi ho stupito e ho usato una parola che non conoscevate. Io me la ricordavo vagamente, o meglio mi ricordavo l’espressione che infatti risale alla Bibbia, nientemeno che.

Mi è venuta in mente oggi, questa espressione, dopo aver letto un interessante articolo sui rapporti tra città e campagna e su come sono connessi il modo in cui facciamo agricoltura e l’emergenza coronavirus. Un articolo attento e serio, che mette in luce dei problemi ma prospetta anche delle soluzioni, se sapremo prenderle.

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A sua volta, questo articolo nella mia testa si è connesso con una cosa che mi ha raccontato mia sorella, che sapete sta in America, sul fatto che le aziende che producevano per i ristoranti e per le mense delle scuole stanno buttando via gli alimenti che appunto prima erano destinati a questi grandi consumatori. E lo fanno perché lo confezionavano industrialmente in formati che andavano bene solo per quel pubblico: ad esempio il latte in piccoli contenitori per i bambini, o la mozzarella in enormi confezioni. E siccome evidentemente o non sanno o non gli conviene convertire il confezionamento, buttano via. Lo so che siete orripilati, lo sono anch’io.

E allora perché separare il grano dal loglio? Visto che il loglio sono delle spighe che crescono insieme al grano ma che per noi sono velenose e che quindi metaforicamente separiamo il bene dal male? Per sopravvivere, banalmente. Che il bene e il male esistano entrambi, e pure dentro di noi, è cosa assodata. E forse ci si sta chiarendo anche il fatto che scegliere il bene non è una questione di bontà, di generosità, di gratuità o di begli ideali. Scegliere il bene vuol dire far continuare il mondo e noi con lui. Scegliere il male vuol dire il degrado e alla fine l’estinzione. I buoni spesso sono solo un po’ più lungimiranti, riescono a oltrepassare il proprio naso.

E quindi dai, che la pigrizia non ci è mai servita a niente, mettiamoci all’opera. Fin da ora, pensiamo a quello che mangiamo, da dove arriva, chi lo raccoglie, chi lo trasporta, chi stiamo aiutando o danneggiando quando compriamo, dove compriamo. Non è difficile, qui nel mondo online dove tutti stiamo a lavorare e a intrattenerci, le informazioni ci sono. Chiare.

Io mi sto impegnando.

Buona giornata

Anna da Re

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Sono Anna

Benvenuti su ChicAfterFifty. Nato 10 anni fa come blog di moda per signore, appunto after fifty. Dopo la pandemia la moda non mi è più sembrata così importante. E allora parlo di libri, di ambiente, di posti belli, di cose belle.

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