Vi ricordate anche voi, quando è cominciato il lockdown a marzo, ed eravamo tutti straniti e in molti abbiamo deciso di tenere traccia di ogni giorno che passava perché pensavamo di essere in un "tempo di mezzo" di cui poi avremmo voluto ricordarci. Poi strada facendo il tempo di mezzo è diventato un tempo come... Continue Reading →
Anch’io sulla gaffe del “tornare a lavorare”
Naturalmente l'infelice frase di Beppe Sala che invita i milanesi a "tornare a lavorare" ha colpito e irritato anche me. Ho letto anche diversi commenti, tra cui la bella e approfondita analisi di Silvia Zanella sul suo blog. Devo dire che, magari non espresso con tanta chiarezza e goffaggine, il tema del "tornare a lavorare"... Continue Reading →
Ma il mondo sta cambiando e il nostro rapporto con la moda anche
Che il mondo sta cambiando ve l'ho detto l'altro ieri e non vi sto a ripertere oggi perché lo penso. Anche perché si tratta più di un sentire che di un pensare. Condiviso da parecchi se non molti, anche. Siccome sono abbonata al Corriere della Sera digitale, il giovedì ricevo la newsletter Corriere Moda. Verso... Continue Reading →
Ma il mondo sta cambiando e siamo davvero in un tempo di mezzo
Dunque oggi sono un po' più tranquilla che nei giorni scorsi e il mio cervello non si deve limitare a rincorrere le mille incombenze di lavoro, ma può anche ragionare su altro. E io mi sento un po' più presente alla mia vita e un po' più normale. Stamattina sono persino tornata a postare un... Continue Reading →
Tempo di temporali. E di fermarsi un momento
Spesso succede, che i primi giorni di giugno sono più brutti di quelli di maggio. Pure più freddi. E quest'anno non fa eccezione. Mi sono presa una pausa temporale. Sto guardando il diluvio dalla finestra. E tutto sommato, mi piace. Mi piace mettermi un pullover perché l'aria all'improvviso è diventata fredda. Mi piace essere a... Continue Reading →
#pandemia giorno 85. Il rumore dell’acqua
Ormai davvero, la quarantena, la pandemia, l'emergenza stanno pian piano venendo sostituiti da una normalità. Uso l'articolo indeterminativo perché poi va qualificata, questa normalità, non essendo quella su cui tutti ci intendevamo (o credevamo intenderci) e quindi accompagnata dall'articolo determinativo. Anche questo diario volge al termine. Non ha più il senso da cui era partito,... Continue Reading →
#pandemia giorno 82. Oggi si va a Milano
Caspita, direte voi, tutta vita questa qua! Però vi assicuro, sono più di 82 giorni che non vado a Milano. Che è davvero un po' strano. Perchè pur non abitandoci più, era il posto dove facevo tante cose, prevalentemente quelle culturali, i libri, i concerti, gli incontri. Non posso dire che mi sia mancata, perché... Continue Reading →
#pandemia giorno 81. Effetti indesiderati dello smart working
Come sapete difendo lo smart working in questo momento e lo difenderei anche dopo. E l'avrei scelto anche prima. Che non avesse effetti collaterali e indesiderati era un'illusione, e tutto sommato non ce l'avevo. Ma la vita ci sorprende sempre, e quello che temiamo spesso non si verifica, e puntualmente si verifica quello che neppure... Continue Reading →
#pandemia giorno 80. Ritorno alla normalità vuol dire ritorno in montagna
Ho fatto una cosa che mi ha fatto un sacco piacere, oggi: mi sono iscritta a una gita in montagna. Domenica. Non vedo l'ora. Credo che questo sia per me il vero ritorno alla normalità, la ripresa di quello che amo e che non potevo fare. Dato che moltissime altre cose che amo le ho... Continue Reading →
#pandemia giorno 79. Numero che fa impressione e che controbilancio con un po’ di verde
Fa impressione che siano 79 giorni, anche se poi, tutto sommato, non solo siamo qui a raccontarlo, ma questo tempo diverso ci ha anche regalato esperienze diverse soprattutto con noi stessi. Forse arriverà anche il momento di abbandonare questo diario, quando non sarà più giustificato dalla quarantena, dall'emergenza coronavirus, dalla sensazione di essere in un... Continue Reading →