Ed ecco che vi ammannisco un’altra banalità o un bicchiere di acqua calda.

Però pensateci e datemi torto.

Che quando lavori da casa fare una pausa è un’azione deliberata e scelta, non un caso che capita come quando sei in ufficio. O meglio, in ufficio è normale. Uno è lì per lavorare e tutti sappiamo che non si può lavorare ininterrottamente. La pausa è necessaria e contemplata, spesso pure incoraggiata. Si trova sempre un collega con cui farla, che ti invita o che tu inviti. Il caffè si va a prendere a una macchinetta che non è mai attaccata alla scrivania. La sigaretta poi, per chi ancora fuma, richiede che si esce addirittura, dall’ufficio.

E a casa? A casa è tutto lì. Magari in un’altra stanza, quando si è fortunati e si ha uno studio che fa da ufficio. Ma si tratta di pochi metri, e in genere una volta versato il caffè nella tazza ci se lo porta alla scrivania e si continua a lavorare. Lo stesso succede per il tè del pomeriggio. Il pranzo è una pausa vera, ma finisce per essere l’unica.

anna occhiali rossi

E c’è un che di malsano, in questo. Non so neppure se si è più produttivi, a non fare pause, o se è solo un’apparenza. Perché tanto quando si è stanchi si rende di meno, a parità di ore spese davanti al video. Poi magari sono solo io, che tendo a tirare fino all’ora in cui, pur avendo ancora da fare e sapendo che le email continueranno ad arrivare, chiudo per la giornata. Ma sento che tutti dicono che tendenzialmente con lo smart work si lavora di più.

E del resto pure a scuola, che è il luogo dove abbiamo faticosamente cominciato a essere disciplinati, a stare seduti fermi, a stare in silenzio, a fare le parti noiose magari per prime così ce le toglievamo dai piedi, pure a scuola si fanno le pause e gli insegnanti capaci e intelligenti sanno che durante l’ora si devono variare le attività, pena la disattenzione e poi la disaffezione.

E quindi mi sono presa la pausa per scrivere il post, ne ho presa una veloce per controllare il bucato che è stesso al sole, me ne prenderò una dopo per controllare che le piante stiano bene e che non faccia troppo caldo per loro.

Quindi buon quel che resta di giornata, e mi raccomando fate delle pause!

Anna da Re

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Benvenuti su ChicAfterFifty. Nato 10 anni fa come blog di moda per signore, appunto after fifty. Dopo la pandemia la moda non mi è più sembrata così importante. E allora parlo di libri, di ambiente, di posti belli, di cose belle.

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