#pandemia giorno 75. Non abbiamo bisogno di altre persone di successo

“Il fatto è che il pianeta non ha bisogno di altre persone di successo. Ha invece  un disperato bisogno di più pacificatori, guaritori, restauratori, narratori e amanti di qualsiasi tipo. Ha bisogno di persone che stiano bene dove stanno. Ha bisogno di gente moralmente coraggiosa, disposta a unirsi alla lotta per rendere il mondo un posto abitabile e umano. E queste qualità hanno poco a che fare con il successo per come lo abbiamo definito.”

Queste sono le parole di David Orr nel libro “Educating our children for a sustainble world”, trovate in un articolo su The vision, che mi ha segnalato l’amica di Legambiente Maddalena.

Ho letto questo articolo mentre mi riposavo sul balcone dopo una lunga passeggiata al parco. Ero con un amico con cui abbiamo chiacchierato di tante cose, e ovviamente anche di che cosa è cambiato con il lockdown, che cosa resterà e che cosa tornerà come prima.

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E quindi l’idea che non abbiamo bisogno di persone di successo, di quel successo definito in termini competitivi e di prevaricazione, è risuonato forte e bello dentro di me. Ho sottoscritto “il tempo del coraggio” di Legambiente, e oggi pomeriggio che ero in ferie, il fatto di passarlo andando a passeggiare nel parco, di non avere in fondo bisogno di altro se non di un po’ di spazio, un po’ di verde e un po’ di acqua, mi sembra la dimostrazione di quello che si dice nell’articolo (andatelo a leggere, ne vale la pena).

Ci vuole molto ma in fondo ci vuole poco, per comportarci meglio rispetto al mondo che ci circonda. Stare dove siamo standoci bene. Non mangiare carne. Limitare i consumi. È un cambiamento, non ugualmente grande e radicale per tutti. Ma in fondo non è neanche questa gran cosa. Da quando è cominciata la quarantena io non ho più mangiato nè carne nè insaccati, e sono qui che sto benone e non ne ho mai sentito la mancanza. Certo il farmi da mangiare a casa invece che andare alla mensa ha facilitato questo cambiamento. Però è stata una scelta, e tra tutte quelle che hanno un grande impatto sull’ambiente, in fondo è una delle più facili.

Quanto al successo, era già da un po’ di tempo che pensavo che definire il successo in modo solo comparativo, più ricco, più bello, più grande, più grosso, non solo era riduttivo, ma era pure destinato al fallimento. Per quanto tu sia ricco e potente, troverai sempre qualcuno che lo è più di te e dovrai sempre cercare di ingrandire quel più che ti fa da misura.

E se il successo fosse stare bene? Con se stessi, nel posto in cui siamo, nella vita che facciamo tutti i giorni. Avrebbe tutto un altro valore, no?

Buona serata intanto

Anna da Re

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