Sapendo la mia passione per le righe, e sapendo che non è nata ieri ma che ce l’ho sempre avuta, la mia amica Patrizia mi ha mandato un po’ di notizie e insight sul perché amo tanto le righe. So di non essere la sola, e quindi ve le racconto.
La distinzione fondamentale è tra righe orizzontali e righe verticali. Mentre le prime, fin dal Medioevo, contraddistinguono i servi e i buffoni, i paggi e gli schiavi, i marinai e i condannati, le prostitute, i saltimbanchi e gli ebrei, le seconde, a partire più o meno dal 1.600, sono appannaggio dei nobili e dei dandy.
Evolvono anche in modo diverso, le righe. Quelle verticali restano chic e snob, contraddistinguono i gessati (che sono eleganti ma anche un po’ da gangster), il velluto dei pantaloni, fino ad arrivare all’optical degli anni Sessanta. Quelle orizzontali in realtà diventano chic con Coco Chanel che ne fa grande uso, ispirandosi ai marinai bretoni che senza volerlo erano e forse sono ancora davvero eleganti (gli hanno copiato i pantaloni, il berretto, pure quel bizzarro collo detto appunto “marinaretta”).
Però resta qualcosa, di tutta questa storia di righe. Sono sempre un segno di distinzione, che sia trasgressione, simbolo di una condizione o di una professione, o semplicemente scelta di stile come può essere ora. Del resto le righe non nei vestiti sono quelle pedonali che sbarrano il traffico, o quelle bianche e rosse che ci fanno confrontare con un ostacolo, quelle sbieche dei segnali di divieto.
E poi c’è questo doppio uso della parola riga. Tirare una riga, mettersi in riga. Essere sopra le righe, uscire dalle righe, leggere tra le righe. Insomma sembra che una cert ambiguità faccia parte se non della parola, del suo uso corrente e dei suoi vari impieghi. Forse perchè visivamente le righe sono figura e sfondo. Confondono, dinamizzano, creano vertigine, fanno perdere il limite, propagano il mistero, il senso di infinito.
Comunque, quale che sia la ragione, io amo proprio tanto le righe.
Buona giornata!
Anna da Re
Ciao Anna. Conosci già le magliette a righe della finlandese Marimekko?
Avresti di che sbizzarrirti… 🙂
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Ciao! Sì li conosco e ho una loro maglietta a righe da 20 anni… la conservo come una reliquia! Fanno cose bellissime. Peccato non abbiano più il negozio a Milano
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Mi fa piacere sentirlo. Invece mi spiace che non abbiano più il negozio a Milano…
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Un’altra che le ama tanto è Ines de la Fressange, non proprio una qualunque
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E non a caso francese! Per me le francesi in generale sono le più chic. Non a caso la parola è francese…
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